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Manifestazione di Forza Nuova a Matera, il commento del consigliere L’Episcopia

Orgoglio e stima per i ragazzi che domenica pomeriggio hanno sfilato pacificamente nelle strade della città di Matera con cori di protesta e di indignazione ,per il “sistema Italia”, per una incoerente azione politica locale e nazionale non in grado oggi di affrontare in maniera decisa i problemi del lavoro, dell’istruzione e di tutte le problematiche legate al welfare.
Abbiamo assistito in questi giorni ad un inqualificabile tentativo di sabotare la manifestazione che ha visto interessati una precisa corrente politica che dall’alto dei suoi sistemi di valutazione bolscevichi ha preordinatamente qualificato questi ragazzi come squadristi, omofobi, razzisti, fascisti, dimenticando un punto nodale della capacità critica che dovrebbe contraddistinguere un ragionamento logico ovvero che la generalizzazione è frutto di una non esatta conoscenza e contezza della vastità e molteplicità nella quale può esprimersi l’agire umano.
In consiglio comunale ho avuto modo di esprimermi in senso contrario all’ordine del giorno presentato dai “compagni” perché da me ritenuto frutto di campanilismi ormai superati che non dovrebbero rientrare nelle argomentazioni politiche dell’assise comunale della capitale europea della cultura 2019. In particolare sottolineavo come negare il diritto a manifestare liberamente non può essere di certo un comportamento che un Comune democratico possa tenere.
L’ordine del giorno voleva difatti costringere il consiglio comunale ad esprimersi in maniera netta e decisa contro la manifestazione perché ritenuta lesiva della storia della nostra città, lesiva della nostra identità, lesiva dei diritti dei lavoratori, come se il primo maggio fosse una festa rossa non solamente sul calendario, lesiva del diritto a manifestare perché contrario all’ordine pubblico.
Ebbene, a riprova delle mie argomentazioni, io non ho visto nulla di tutto questo.  I ragazzi scesi in piazza hanno partecipato alla manifestazione gridando il loro diritto ad avere un posto di lavoro, ad avere un futuro certo, al rispetto della costituzione senza infangare la storia di alcuno.

Non un solo slogan razzista o omofobo ha interessato la piazza a riprova che gli araldi della tutela del pensiero unico,  spaventati dalla complessità, della vastità e dalla diversità delle coscienze tanto da non voler permettere ad altri di esprimere liberamente la propria fede, il proprio orgoglio, la propria dignità, si sbagliavano di grosso.
Detto questo spero che tutta la comunità faccia tesoro di questo esempio. Dobbiamo imparare ad essere rispettosi delle posizioni di tutti, ascoltando senza screditare, senza aggettivare, rendendo chiaro nel nostro vivere sociale il concetto di democrazia, dove tutti possono esprimere liberamente le proprie posizioni nel rispetto degli altri. Grazie ragazzi per questa lezione di cultura.

Dott.Gaspare L’Episcopia – Consigliere comunale di Matera

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