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Secondo appuntamento a Giovinazzo con la rassegna “Cinema indipendente, d’autore e di genere”

Nuovo appuntamento con la rassegna “Cinema indipendente, d’autore e di genere”, organizzata con il patrocinio del Comune di Giovinazzo dall’associazione Tracce in collaborazione con Distribuzione Indipendente. Venerdì 17 giugno alle ore 19.30 presso la sede dell’Associazione Tracce (sita in via Cappuccini n. 14) sarà proiettato film drammatico “Wilde Salome” scritto, diretto e interpretato da Al Pacino insieme a Jessica Chastain, Kevin Anderson. Attraverso una libera sperimentazione tra cinema e teatro, Al Pacino filma e racconta un’ossessione personale: con “Wilde Salomé” riprende i preparativi, le prove e la messa in scena di questa affascinante e controversa opera teatrale, e parallelamente cerca di costruire un quadro completo del noto scrittore irlandese, sia come persona che come artista. Per farlo, si reca nel deserto del Mojave, in Irlanda e nel Regno Unito, facendosi aiutare da alcune guest star come Gore Vidal e Bono Vox, pronti a discutere di Wilde e della sua opera più scandalosa…Il film è stato presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2011, dove ha vinto il premio Queer Lion. E per chi vuole donare o scambiare libri, consueto appuntamento anche con “Lo Scambialibro”

INGRESSO LIBERO

Sinossi del film:
Salomé è la più controversa opera di Oscar Wilde: a seguito dello scandalo da cui fu investito il suo autore, ne fu proibita la rappresentazione nella Londra di fine 19° secolo. Questa brillante storia di lussuria, avidità e vendetta, racconta la leggenda del Re Erode e del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé che, a sua volta, cerca di sedurre Giovanni Battista. L’adattamento di Wilde ha generato svariate trasposizioni artistiche, inclusa un’opera di Richard Strauss, e ha influenzato il lavoro di alcuni musicisti tra cui Nick Cave e gli U2. Al Pacino, a proposito del suo esperimento, afferma: “Wilde Salomé è il mio tentativo di fondere l’opera teatrale e il cinema. I due linguaggi possono quasi stridere, essere in contrasto tra loro, la mia speranza è di averli amalgamati al meglio. Fare in modo che questo ibrido funzioni è stato il mio obiettivo: unire tutta la qualità fotografica del cinema a quell’essenza dell’acting che è propria del teatro”.

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