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I 40 anni del San Carlo, Pittella: “Investire sul capitale umano”

“Qui in sala abbiamo un glorioso passato, soprattutto professionale, oltre che umano. Ma abbiamo, anche, uno straordinario futuro che, d’ora in avanti, dobbiamo costruire recuperando quello stesso slancio di allora. Nel giorno in cui Tesler torna in Basilicata l’idea che sento di lanciare è che passato e futuro possono stare insieme, ma occorre crederci e far sì che la memoria sia il mezzo che ci leghi al futuro. Nell’intenzione di continuare ad iniettare fiducia, dobbiamo partire da una giusta dose di autostima: la Basilicata non ha nulla da invidiare alle altre regioni in fatto di sanità e soprattutto in materia di cardiologia e cardiochirurgia”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso del quarantennale dell’azienda ospedaliera San Carlo che si è celebrato  questa mattina nell’auditorium “Potito Petrone”, alla presenza, tra gli altri, del professor Ugo Filippo Tesler a cui si deve l’avvento della cardiologia e della cardiochirurgia a Potenza e in Basilicata. Con il dottor Tesler, e il gruppo di medici che lui stesso volle al suo fianco, prese avvio quello slancio decisivo che, di lì in avanti, iniziò a proiettare il San Carlo in una dimensione di rilievo nazionale ed internazionale, di altissima specialità, assoluta eccellenza.
“1977-2017 cardiochirurgia a Potenza: una storia lunga quarant’anni” è stato il titolo dell’appuntamento odierno che ha visto la partecipazione del Direttore generale dell’Aor, Rocco Maglietta, del Sindaco di Potenza, Dario De Luca, e dei professori Pepper, Musumeci, Cappielo, Fiorilli e Luzi che hanno relazionato in riferimento agli approcci e ai trattamenti più innovativi e sempre meno invasivi possibili al San Carlo.
“Stima e rispetto straordinario – ha dichiarato Pittella –  per l’allora presidente del Consiglio dei ministri, Emilio Colombo, che ebbe l’intuizione di intercettare Tesler e di farlo venire dall’America in Basilicata. Oggi recuperiamo quella stessa sfida di allora nella certezza che dobbiamo ottimizzare i nostri sforzi. Oggi, come allora, dobbiamo puntare sul fattore umano: ne sono testimonianza i successi conseguiti dal nuovo primario, Giampaolo Luzi, con gli impianti di avanguardia di una nuovissima valvola biologica,  che hanno avuto grande eco anche fuori regione. E’ questa – ha sottolineato Pittella – la vera scommessa che vogliamo rilanciare nonostante gli stringenti vincoli normativi: siamo ad un momento di passaggio e abbiamo davanti la sfida della riconversione e della riorganizzazione in materia di sanità. Per questo concentriamo sul San Carlo la funzionalità di alta, altissima specializzazione, in quanto Dea di secondo livello in rete con il Crob di Rionero e il Madonna delle Grazie di Matera”.
“Sebbene nel corso degli ultimi anni, questo ospedale e la cardiochirurgia abbiano attraversato un tempo buio, per l’azione di demolizione che qualcuno si è divertito ad alimentare, ma che adesso vogliamo lasciarci alle spalle, dobbiamo per forza – ha aggiunto Pittella – continuare a puntare su investimenti tecnologici e sul capitale umano. A dicembre daremo annuncio del cronoprogramma che riguarda la realizzazione della sala ibrida (in cui a strumenti operatori sofisticati per delicati interventi cardiovascolari si affiancano altrettanto sofisticati strumenti diagnostici). E resta sempre in piedi, inoltre, il tema del corso di laurea in medicina in lingua inglese: stiamo cercando di superare tutte le difficoltà burocratiche perché anche la Basilicata possa accogliere un corso in medicina che faccia ovviamente squadra con il San Carlo, aperto a 30/50 studenti, che potrà senza ogni dubbio catapultarci a livello internazionale riportandoci al glorioso passato. Con la giornata di oggi parte una rinnovata sfida alla buona sanità, ad una Basilicata che – ha concluso Pittella – si imponga definitivamente a livello nazionale ed internazionale”.
Ha ricambiato con affetto le parole di stima ricevute, il dottor Tesler  che ha voluto ripercorrere con slide e suggestive immagini fotografiche in bianco e nero le varie fasi di realizzazione del progetto-San Carlo. Ha tenuto a ricordare le assai brillanti carriere, in Italia e nel mondo, dei tanti medici che con lui hanno operato all’interno del nosocomio potentino. E ha fatto dono, infine, al suo successore,  il dottor Giampaolo Luzi, dell’album che raccoglie le firme degli ospiti del reparto di cardiochirurgia nel periodo che va dal 1977 al 1999.

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