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Abusivismo demaniale, la Puglia è quarta in Italia

“Sulle coste italiane un reato su quattro è causato dal cemento illegale”. Lo ha detto Stefano Ciafani, portavoce di ‘Goletta Verde’, che, da Gallipoli, ha riferito i dati della Puglia sul Dossier Mare Mostrum. In particolare, la Puglia si colloca al quarto posto della classifica nazionale per abusivismo demaniale e illegalità commesse ai danni del mare e delle coste: nel 2010 sono stati accertati 1.505 reati pari al 12,7% del totale nazionale ed 1,7 infrazioni per ogni km di costa; nel territorio regionale sono state arrestate o denunciate 1.636 persone e effettuati 658 sequestri.

Tra le province, Lecce è sesta in Italia. Nel Salento, il business delle ville e delle seconde case al mare non ha subito flessioni. Solo nel Comune di Patù (Le) sono state sequestrate 22 villette. A Capo di Santa Maria di Leuca, lussuose abitazioni a un passo dal mare. Pochi chilometri più a nord, ad Ugento, in un appezzamento agricolo di 5mila metri quadrati, ad aprile scorso i finanzieri hanno scoperto una villa abusiva di 450 mq.

Torre Porto Miggiano, nel comune di Santa Cesarea Terme, è un’altro caso scottante. Sul ciglio di una scarpata che si affaccia sul litorale verrà infatti realizzato un villaggio di 536 appartamenti. Lo stato del cantiere è già in fase di avanzamento. E poi Porto Cesareo, località in cui l’amministrazione, nel 2007, ha autorizzato la costruzione a 7 metri dalla battigia di un albergo a Punta Saponara, sul perimetro dell’Area naturale protetta e a poca distanza dalla antica torre di avvistamento di Torre Lapillo.

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