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Accoltellata una donna a Matera

Questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la sala “Palatucci” della Questura di Matera sono stati illustrati i particolari dell’omicidio di via Lucana.

Alla conferenza sono intervenuti il dott. Nicola Fucarino, dirigente della squadra Mobile, la dott.ssa Concetta Piccitto, dirigente della squadra Volanti e la dott.ssa Luisa Fasano, addetto alla comunicazione.

La donna accoltellata è una materana di 38 anni, Anna Rosa Fontana, già separata dal primo marito, matrimonio nel quale erano arrivati i primi due figli, che oggi hanno 12 e 17 anni. In seguito aveva avviato una convivenza con Paolo Chieco, relazione nella quale era nata una bambina che oggi ha sei anni. La relazione era stata interrotta cinque anni fa, quando la donna subì l’aggressione ad opera di Paolo Chieco.

L’uomo, un materano di 53 anni, in quella circostanza era stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione con l’accusa di tentato omicidio.

Chieco aveva scontato una pena di quattro mesi in carcere e un anno ai domiciliari. Ma successivamente aveva ripreso a perseguitare la donna con una serie di pedinamenti e minacce ricevendo quindi un provvedimento per stalking da parte della Questura di Matera in seguito alle numerose denunce effettuate dalla sua ex convivente.

Nella serata di ieri, martedì 7 dicembre, poco dopo le 21, Paolo Chieco aspetta la donna che rientrava a casa con la spesa e decide di ucciderla utilizzando un coltello da macellaio. Anna Rosa Fonata viene colpita a morte da cinque colpi, di cui l’ultimo alla nuca, la donna crolla a terra per le scale. Ad assistere alla scena c’è il figlio di 17 anni con una sua amica, che avvisano subito il 113 e il 118. Non erano in casa invece l’altro figlio di 12 anni, che cinque anni fa invece aveva assistito alla prima aggressione di Chieco nei confronti di sua madre e la bambina di sei anni che la donna aveva concepito con l’uomo che poi le ha tolto la vita. Paolo Chieco è scapato a bordo di un motorino ed è stato rintracciato poco dopo a casa di sua madre, residente a trecento metri dall’abitazione della sua convivente. L’uomo aveva ancora i vestiti sporchi di sangue e in casa è stata rinvenuta anche una borsa già pronta per una probabile fuga.

 Con la testimonianza oculare dei due minorenni, Chieco non ha negato nulla ma si è avvalso della facoltà di non rispondere alle prime domande rivolte dagli inquirenti. Chieco è accusato di omicidio premeditato e si trova adesso presso il carcere di Matera. A coordinare le attività che hanno portato subito all’arresto di Chieco è stata la dottoressa Susca.

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