CronacaPuglia

Ad Altamura, una scultura in ricordo di don Cassol

Un’opera dello scultore Vito Maiullari con un epitaffio verrà posizionata , domenica 7 novembre,  alle 11 ,  nella zona vicino il Pulo di Altamura, per ricordare la tragica vicenda di don Francesco Cassol, il parroco di Longarone (Belluno), che da anni guidava gruppi di preghiera e meditazione sulla Murgia, stato ucciso il 22 agosto per un errore da un cacciatore di frodo. È per dimostrare la solidarietà e la riconoscenza verso quest’uomo e la sua comunità di Longarone e dei Monti bellunesi, che un gruppo di associazioni altamurane hanno deciso di rendere omaggio alla sua memoria, posando il monolite di pietra carsica presso il Pulo di Altamura dove il sacerdote ha perso la vita mentre dormiva in u sacco a pelo insieme ai partecipanti a quelli che si chiamavano Raid Goum.
La cerimonia si terra’ a partire dalle 10,30. L’invito degli organizzatori e’ quello di recarsi all’appuntamento a piedi (partenza ore 9.00 dal Santuario Madonna del Buoncammino), in bicicletta, in autobus (una navetta partirà dal Campo sportivo – Mura Megalitiche a partire dalle ore 9.00, il ritorno è previsto entro le 13.00).
Saranno presenti il sindaco di Belluno, Antonio Prade, il sindaco di Longarone, Roberto Padrin e Monsignor Mario Paciello, vescovo di Altamura.La manifestazione è stata presentata ieri nella sede del Consiglio regionale della Puglia dalle associazioni promotrici, alla presenza del consigliere Michele Ventricelli e dell’assessore al Territorio Angela Barbanente. Oltre al gruppo promotore composto da Centro Studi Torre di Nebbia, Comitati Alta Murgia e Amici del fungo cardoncello, hanno aderito moltissime associiazoni della Puglia e della Basilicata, compresi alcuni partiti politici, e poi personalita’ del mondo della cultura e dello spettacolo, alcune realta’ religiose di base del Veneto e del Piemonte e la Diocesi di Belluno. 
La posa del monolite ha l’obiettivo di instaurare vincoli d’amicizia tra la Puglia e il Veneto, tra le popolazioni dell’Alta Murgia e quelle bellunesi.

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