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Al via gli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino

Da oggi a domenica 18 in Molise a Castel del Giudice (IS) si tengono i secondi Stati Generali delle Comunità dell’Appennino, con oltre 150 agricoltori, allevatori, artigiani e rappresentanti di enti e consorzi chiamati a raccolta da Slow Food Italia. Obiettivo dell’incontro è fare il punto sullo stato delle terre alte e rilanciare una nuova stagione di rinascita sociale, economica e culturale dei territori della dorsale italica. Ecco chi ha già cominciato nel proprio piccolo: i Presìdi Slow Food che, resistendo alle lusinghe della vita di pianura, curano i territori e tutelano la biodiversità. Seguiteci in questo lungo viaggio dalla Liguria alla Sicilia in compagnia di alcuni dei protagonisti.
Ecco chi rappresenta la Basilicata…”Grazie al Presidio non c’è il rischio che il prodotto non venga capito, anzi, si riesce a spiegarlo bene e a specificare la differenza con altri formaggi: sono tutti caciocavalli ma il mio è fatto in modo tradizionale”. Francesco Pecorelli è molto fiero del suo prodotto, il caciocavallo podolico della Basilicata, che produce con il latte delle mucche di razza podolica che alleva personalmente.
“A me piace stare in montagna – racconta – perché adoro la tranquillità del verde ma i problemi del vivere qui sono molti: i frequenti sbalzi climatici causano conseguenze sia sulla quantità di latte prodotto sia sulla produzione del caciocavallo, la cui pasta si deve acidificare seguendo dei tempi naturali, ma se fa troppo freddo acidifica in ritardo”. Per fortuna anche molti giovani non sono scoraggiati dalle difficoltà e, controcorrente rispetto alla tendenza attuale, tornano in montagna: “A Rivello – racconta Francesco – alcuni giovani si stanno avvicinando a questo mestiere per tradizione familiare e questo non può che farmi piacere, significa che la tradizione continua!”.

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