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All’Einstein-De Lorenzo per parlare di “crescita inclusiva” 3°workshop del Millennial Lab 2030 della Fondazione Visentini

E’ per venerdì 2 marzo p.v., dalle 9.30 alle 12, l’appuntamento conclusivo del Tour Millennal Lab 2030 all’Einstein-De Lorenzo.

Un percorso che termina con il workshop sulla “Crescita inclusiva”. Sotto la lente i seguenti domini: disoccupazione, abitazione, legalità e parità di genere.

Il Progetto, coordinato dalla referente Maria Sara Coriglione, docente di matematica all’Einstein-De Lorenzo è stato un vero e proprio “successo” per aver reso possibile un modello di scuola che dialoga con il territorio, che promuove nei suoi alunni la partecipazione attiva e la ricerca, la critica e la riflessione e, vista la natura del progetto, la creatività. Una sfida accolta dal dirigente scolastico Domenico Gravante che è in perfetta sintonia, già da alcuni anni, con le proposte e le iniziative messe in atto dalla Fondazione Bruno Visentini e della Luiss di Roma.

Ancora una volta a stimolare il panel di discussione (sull’importanza di adottare strategie comuni per ridurre il divario generazionale nel più ampio contesto degli ‘Obiettivi fissati dall’ “Agenda 2030” dell’ONU) saranno gli alunni della 3 i (indirizzo informatico) con la presentazione della ricerca e le domande agli interlocutori istituzionali: Roberto Cifarelli, assessore alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca regione Basilicata; Margherita Perretti, vicepresidente Confindustria Basilicata; Giuditta Lamorte presidente CoReCom Basilicata; Saverio Primavera, For.Im Azienda speciale Camera di Commercio Potenza e Vincenzo Auletta, Presidente Ance Organismo regionale costruttori edili-confindustria Basilicata.

E in Aula magna saranno presenti, oltre agli alunni di 3 i, i millennials delle classi Quinte. Una scelta del dirigente Gravante per dare una “possibile” risposta e/o opportunità di orientamento a chi non intende proseguire gli studi ma vuole “lanciarsi” nel mondo del lavoro e pertanto “interrogare gli ospiti –spiega la referente Coriglione- per conoscere le politiche strategiche per lo viluppo e per fare impresa”. In effetti il Rapporto 2018 “Il Divario Generazionale e le Nuove Professioni” ha l’obiettivo non solo di determinare la quota del divario generazionale al 2017 e di aggiornare la metrica della rilevazione del GDI al 2030, ma anche di affrontare il tema del futuro mercato del lavoro per le giovani generazioni, con un focus sui trend occupazionali nel medio-lungo periodo (secondo le previsioni dell’ILO al 2030 la forza lavoro 14-65 decrescerà e il 40% delle professioni saranno digitali) e sui possibili unknown and forgotten jobs.

Ma il lavoro per i millennials di 3i continua con il report che dovranno elaborare e inviare alla Fondazione (Alex Calabrese, Federico Calia, Francesco Calia, Simone Degiacomo, Vito Del Cambio, Giuseppe Gentile, Antonio Lotito, Steven Morrillo, Daniele Paternoster, Antonio Sabbatella, Valerio Sabia, Alessandro Scaccuto, Palo Spera, Rocco Tofalo, Gabriele Vaccaro, Vincenzo Valvano). Da una prima risonanza dell’attività, i millennials di 3i hanno espresso tutto il loro entusiasmo per la ricerca svolta e per l’opportunità di confrontarsi, nei precedenti incontri, anche con Luciano Monti, professore della Luiss in Politiche dell’UE e condirettore scientifico della Fondazione.

Il progetto si chiuderà con la presentazione dei risultati (da parte degli 800 studenti millennials, complessivamente) al Festival dei Giovani di Gaeta l’11 aprile 2018, in cui racconteranno il loro futuro 2030.

E i contributi delle scuole poi saranno raccolti in un Atlante del divario generazionale, pubblicato dalla Fondazione Bruno Visentini.

“Il punto di partenza del “Millennial Lab 2030” è che le nuove generazioni – commenta il dirigente Gravante – già a partire dall’istruzione secondaria superiore, debbano essere considerate come un “attore”: un soggetto individuale carico di aspettative che vuole realizzare , ma anche un soggettivo collettivo che deve essere protagonista della crescita e dello sviluppo socio-economico del territorio”.

L’Einstein-De Lorenza è fiera insomma di far parte del Progetto della Fondazione che coinvolge su tutto il territorio italiano 6 regioni con 13 Istituti scolastici superiori (Lombardia, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia). Un progetto co-finanziato dal Programma UEErasmus+/Jean Monnet – iniziativa di eccellenza nel settore degli studi sull’Unione Europea ed è uno dei 50 progetti (di cui 10 italiani) selezionati tra i 2.300 presentati a livello internazionale.

“Le scuole e i loro studenti sono un punto di riferimento in questo contesto per discutere – si legge nella nota del Dirigente – sulle sfide che la generazione Millennial dovrà affrontare nei prossimi anni”.

Grande partecipazione dunque, da un primo bilancio risulta che nella prima parte del tour 2018 del Millennial lab 2030, ai primi 17 eventi hanno già partecipato circa 2600 studenti, 170 docenti e 85 ospiti (dati diffusi in un video sulla pagina FB della Fondazione, dal prof. Luciano Monti e dal team di progetto della FBV).

All’Einstein-De Lorenzo l’evento ha il patrocinio morale della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, del CNR Imaa, della Fondazione dell’Osservatorio ambientale regionale e del Rotary Potenza Torre Guevara.

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