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Ambiente e salute, avviate le attività dell’Istituto Superiore di sanità in Val d’Agri

Identificazione, valutazione e gestione del rischio in Val d’Agri. Sono queste la fasi in cui si articolerà il progetto “Ambiente e Salute in Val d’Agri”, avviato oggi a Marsiconuovo, con la prima riunione tra i soggetti coinvolti. Nella sede dell’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri, si sono riuniti il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata Donato Viggiano, il direttore generale del Dipartimento Salute Domenico Tripaldi e il direttore del Dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria dell’Istituto Superiore di Sanità Loredana Musumeci. Erano presenti anche il direttore dell’Arpab ei rappresentanti delle Aziende sanitarie locali poiché il progetto coinvolgerà tutti i soggetti produttori di flussi di dati.

L’Istituto Superiore di Sanità condurrà una intensa e dettagliata attività di ricerca in Val d’Agri per valutare come e quanto l’attività antropica influisce sull’ambiente e sulla salute della popolazione residente, sulla base di dati scientifici e incontrovertibili. L’Iss, l’organo del Ministro della Salute e del Servizio Sanitario Nazionale che svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica, opererà attraverso tre unità: Igiene dell’aria, Epidemiologia ambientale e Ufficio di statistica.

La valutazione dei rischi per la salute in Val d’Agri si articolerà in tre fasi: prima di tutto si identificheranno i fattori di rischio ambientale per la salute di origine antropica; poi si procederà con la valutazione dell’esposizione umana e la caratterizzazione dei rischi che possono conseguirne; e infine si definirà un sistema di monitoraggio sanitario che, in caso di necessità, consentirà ai decisori un’efficace intervento preventivo. Il reparto di Epidemiologia Ambientale, in collaborazione con l’unità operativa Igiene dell’aria, effettuerà una mappatura dettagliata degli eventuali effetti negativi sulla salute, associati alla residenza in prossimità di siti di estrazione del petrolio, analizzando in particolar modo, l’esposizione agli agenti inquinanti.

Per delineare un profilo di salute della popolazioni, l’analisi riguarderà le cause di decessi dei residenti dal 2002 ad oggi e i casi e la cause dei ricoveri ospedalieri attuali.

Fattori di rischio per la salute sono, ai fini di questo progetto, tutti quei contaminanti che per le loro proprietà chimico-fisiche e tossicologiche, e per l’entità della loro presenza nelle matrici ambientali, possono provocare un danno alla salute della popolazione esposta. Il sistema di monitoraggio sanitario che si andrà ad attuare, consentirà alle autorità locali competenti di adottare in qualsiasi momento misure di prevenzione e di tutela della salute umana e di informare tempestivamente il pubblico sugli eventuali rischi. Al fine di evidenziare eventuali aspetti di criticità, verranno considerate anche ipotetiche esposizioni per ingestione. Saranno quindi identificate alcune unità familiari residenti in area rurale con attività di produzione agricola, anche destinato al proprio consumo, su cui caratterizzare l’intera filiera che va dalla produzione dell’alimento alla sua assunzione da parte del coltivatore e dei suoi famigliari. Lo studio consentirà di quantificare l’esposizione di una tipologia di individui che, rispetto alla popolazione residente nell’area, possono essere considerati alti esposti e, conseguentemente, valutare l’eventuale criticità per la salute dell’intera popolazione.

Un’alta soglia di attenzione sarà applicata al monitoraggio delle rete di oleodotti: verranno censite tutte le installazioni di trasporto che attraversano l’area e saranno mappate le zone a più alta vulnerabilità ambientale e sanitaria. La popolazione residente sarà adeguatamente messa a conoscenza delle informazioni originate dallo studio e i risultati dell’indagine saranno presentati alla Regione, agli enti locali, alle comunità interessate e ai media poiché il progetto “Ambiente e Salute” non è un’esercitazione accademica ma un’analisi del rischio empirica, certa e scientifica che supporterà le decisioni future.

 

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