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Ambiente, prorogato l’accordo con Cnr per le ricerche in Val d’Agri

L’attività di ricerca condotta dall’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri in accordo con l’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), continuerà per altri 18 mesi. La Giunta regionale della Basilicata ha infatti approvato la proroga dell’accordo operativo siglato con l’Istituto del Cnr in data 17 gennaio 2012 e in scadenza il prossimo 17 luglio 2013. Con la proroga dell’accordo di collaborazione, il monitoraggio ambientale della Val d’Agri è assicurato per ulteriori 18 mesi. La prosecuzione dell’accordo si è reso necessario per consentire all’Osservatorio Val d’Agri e all’Istituto di ricerche del Cnr di continuare l’attività di ricerca avviata in tema di aria, acqua e sismicità del sito, oltre che nella predisposizione della modalità di rappresentazione dei dati di monitoraggio trasmessi dall’Arpab.

Per garantire il supporto tecnico e scientifico necessario al prosieguo delle attività e per consentire l’implementazione di nuove attività, la Regione Basilicata si impegna a corrispondere all’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Cnr una somma di 261.194,81 euro come quota parte del costo complessivo di 365.052,31 euro. Tra i progetti in corso c’è lo studio della sismicità locale attraverso metodi geofisici integrati e strumenti innovativi per l’analisi locale e dei fenomeni di deformazione superficiale nella Val d’Agri; la realizzazione del concept ambientale per il controllo predittivo degli impatti ambientali in Val d’Agri mediante lo sviluppo di una piattaforma integrata per la definizione di strategie volte alla riduzione delle emissioni atmosferiche e il monitoraggio di indicatori ambientali in aree naturali soggette ad elevate pressioni antropiche; la predisposizione di un modello integrato di matrici ambientali finalizzato al monitoraggio e alla valutazione dei rischi ambientali e della salute umana in aree interessate da attività di estrazione petrolifera come appunto la Val d’Agri. L’accordo Regione-Cnr nasce dunque con l’intento di favorire la trasparenza, la corretta comunicazione ambientale e il rapporto con le comunità locali interessate dagli impatti dell’attività estrattiva.

 

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