BasilicataCronaca

Ancora cigo per lo stabilimento di Melfi

“Il sistema automotive nazionale è ingabbiato, per la dodicesima volta consecutiva, a settembre le vendite di auto subiscono una frenata. Ed è per questo che tutta la filiera produttiva della SATA di Melfi si ferma ancora con nuovo stop della produzione dal 12 al 20 novembre, nei giorni 23, 26 e 30 novembre, nel periodo compreso tra il 3 e il 10 dicembre e il 14 dicembre facendo ricorso alla cassa integrazione”. E’ quanto comunica il segretario provinciale di Potenza dell’UGL Metalmeccanici, Donato Russo.

“Il calo delle vendite del gruppo Fiat – prosegue il sindacalista -, questa volta è a due cifre subendo una flessione dell’11%, buona parte di tali perdite, sono riferite al segmento ‘B’ della Grande Punto, auto costruita maggiormente nel nostro sito lucano. Così – conclude Russo- l’UGL spiega il forte calo d’immatricolazioni subito per il mese scorso, augurandoci di ritrovare serenità lavorativa al più presto per il bene occupazionale e dell’intero territorio”.

Per Giuseppe Giordano, segretario regionale UGLM Basilicata, “se pur l’A.D. Marchionne ha confermato che non ha alcuna intenzione di chiudere stabilimenti in Italia, per il sito di Melfi non registriamo ad oggi sentore di un nuovo piano industriale. Certamente – continua Giordano – l’UGL vigilerà che per la Basilicata si assicurino prodotti e continuità produttiva per lo stabilimento SATA”.

“Alle istituzioni regionali – concludono i segretari UGLM, Russo e Giordano – l’UGL sollecita un tavolo tecnico permanente sulla crisi dell’auto in Basilicata per realizzare un piano condiviso di interventi mirati ed utile a gettare le basi per affrontate numerose tematiche: dalla promozione dell’occupazione alla sostenibilità industriale in attesa del 30 ottobre quando, il Lingotto spiegherà i nuovi suoi piani industriali ivi quello per il sito lucano”.

 

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