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Angelo Calculli contro il Comune di Matera

Dalle parole ai fatti. Parole profetiche le mie; fatti a dir poco contraddittori quelli del Comune di Matera.

Già l’11 gennaio scorso, durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi del duemilaundici, avevo posto l’accento sul fatto che il Comune di Matera ha negato ad “Officina del Jazz” l’auditorium “Gervasio”, dove si erano svolti i concerti precedenti, motivando la decisione con non meglio precisate questioni di sicurezza e agibilità.

In quell’occasione, però, avevo precisato che tali problemi non avrebbero impedito lo svolgimento di altri eventi musicali, organizzati da altre associazioni, e dei laboratori didattici del conservatorio.

E così è. Questa sera, infatti, nell’auditorium di piazza del Sedile si svolgerà il recital di Paolo Cevoli del “Se mi toccano…” di Rossini con l’Orchestra della Magna Grecia.

Ferma restando l’indiscutibile qualità della serata, organizzata da un’orchestra Ico cui va tutto il sostegno di “Officina”, sperimentale, inedita e per questo ancor più pregevole per Matera, è evidente che, in questo caso, l’amministrazione comunale ha derogato al divieto assoluto di utilizzare la struttura.

Il carattere assoluto del divieto, insomma, è un concetto relativo.

Sarebbe opportuno, quindi, che gli enti preposti alla verifica dei requisiti necessari per lo svolgimento di manifestazioni nell’auditorium “Gervasio”, effettuassero tutti i controlli del caso, al fine di determinare, in modo univoco, la sussistenza di cause ostative che devono, e sarebbero già dovute, valere per tutti, nessuno escluso.

Nel caso lo spazio presentasse effettivi problemi, tra l’altro, il Comune andrebbe sanzionato per averli trascurati in occasione dell’evento di questa sera.

Altrimenti sarebbe il caso che le porte dell’auditorium tornassero ad aprirsi per tutti, compresi gli esclusi, per dimostrare, se ce n’è ancora il modo, che a Matera non si faccia distinzione tra “figli e figliastri” anche in campo culturale, visto che fino ad oggi di risposte alle mie sollecitazioni non ne sono ancora giunte.

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