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Aperto tavolo lavoro Zes Adriatica

Si è insediato questa mattina, presso l’assessorato regionale allo Sviluppo Economico, il gruppo di lavoro per la Zes Adriatica che va ad aggiungersi a quello della Zes di Taranto, avviato da tempo con la legge speciale per Taranto. Il tavolo di lavoro, convocato dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, ed al quale hanno partecipato i rappresentanti istituzionali, i consiglieri regionali ed i principali stakeholders dei territori, avrà il compito di realizzare e consegnare all’assessorato allo Sviluppo Economico un report contenente le idee, le richieste ed i suggerimenti per la realizzazione del piano strategico della Zes Adriatica e la perimetrazione delle aree.
“Considero legittime le aspirazioni di tutti i territori nel voler cogliere le opportunità di sviluppo offerte dalle Zes – ha dichiarato l’assessore Mazzarano nell’intervento di indirizzo – tuttavia invito a non perdere di vista le linee guida della legge che è molto chiara sul punto, specificando che ci deve essere un nesso economico e funzionale delle Zes con le Autorità portuali. Questo significa – ha continuato l’assessore – che le aree che il gruppo di lavoro vorrà suggerire devono essere a ridosso dei porti, sia che si tratti di aree produttive già esistenti, sia di aree per ospitare nuovi insediamenti produttivi”.La legge sulla istituzione delle Zone Economiche Speciali, che rientra nel “pacchetto” di provvedimenti varati dal governo con il decreto “Resto al Sud”, pure in attesa del decreto attuativo, consegna però al gruppo di lavoro alcune indicazioni dalle quali partire.
“Con questo provvedimento si apre finalmente anche in Italia la stagione della fiscalità differenziata o di vantaggio – ha commentato l’assessore Mazzarano – una grande prova per le regioni e per i territori di più regioni. Perchè tra i temi previsti dalla legge c’è anche quello di prevedere, per le Regioni sui cui territori non insistono porti Cor, di poter partecipare alle Zes delle regioni alle quali sono state riconosciute Autorità portuali di sistema. Grazie anche al lavoro del senatore Tomaselli la Puglia ne ha due. Per quanto riguarda Taranto è stata manifestata da parte della Regione Basilicata la volontà di farne parte. Per la Zes Adriatica il gruppo di lavoro dovrà verificare se ci sono altre Regioni o aree di altre Regioni interessate, ed ovviamente, la reale convenienza a prendere in considerazione anche questa ipotesi”.

La legge stabilisce che il perno delle Zone Economiche Speciali ruota intorno all’Autorità portuale, presso la quale non a caso viene insediata la segreteria tecnica. Il tavolo si aggiornerà subito dopo che si completerà, nel giro di una settimana, una ricognizione dei diversi contributi di analisi. È stato anche deciso di allargarne la composizione fino a includere i sindaci di Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli. “Mi aspetto che i lavori del tavolo tecnico procedano speditamente e seguendo le indicazioni previste dalla legge e dal decreto attuativo che aspettiamo in tempi rapidi – ha concluso l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, che coordinerà il tavolo della ZES Adriatica – affinché possiamo elaborare in tempi altrettanto rapidi ilpiano strategico e candidare entrambe le Zes pugliesi, sia quella Adriatica, che,quella di Taranto. Abbiamo una grande opportunità, abbiamo il dovere di coglierla pienamente”.

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