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Appalti San Carlo, la Fim Cisl denuncia: “La Manutencoop fa fuori sei lavoratori e cambia il contratto al ribasso”

Si apre un nuovo fronte sindacale sugli appalti negli enti pubblici. Questa volta a finire nel mirino del sindacato è l’affidamento degli impianti elettrici dell’ospedale San Carlo di Potenza e del nosocomio di Pescopagano alla società bolognese Manutencoop Facility Management mediante convenzione Consip per un importo che sfiora i 700 milioni di euro annui. Per il neoeletto segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Salvatore Troiano, non tornano i conti sugli occupati. Dei ventitré addetti impiegati dal vecchio gestore – la joint venture tra la lucana Impes Service (che conta nel cda l’attuale presidente lucano di Confindustria) e il Consorzio Artigiani Romagnolo di Rimini – si è passati a soli diciassette lavoratori; restano così alla porta, senza lavoro e senza salario, sei lavoratori. Dura la reazione di Troiano che ha già avviato contatti con il presidente della giunta regionale Marcello Pittella per intavolare una trattativa e ricondurre a più miti consigli la Manutencoop. Il segretario della Fim chiede il rispetto della legge regionale sui cambi di appalto, che tradotto vuole dire mantenimento degli attuali livelli occupazionali e alle stesse condizioni. “Pur trattandosi di una gara Consip interregionale – avverte Troiano – non è accettabile che si stravolgano senza colpo ferire le norme sui cambi di appalto; così come è inaccettabile la scelta della Manutencoop di lasciare fuori sei lavoratori e di non applicare il contratto metalmeccanico in favore del contratto multi servizi”. Ora si attende la convocazione del governo regionale.

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