CulturaPrimo_PianoPuglia

Approvata la legge su prevenzione e contrasto alla violenza di genere

Lo Scorso 24 giugno 2014 è stato approvata in Consiglio Regionale lalegge “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne”.
Questo testo normativo si pone l’obiettivo di consolidare e di potenziare la rete dei servizi territoriali che troppo spesso hanno dovuto contare esclusivamente sulle proprie risorse, nonostante le difficoltà economiche e gli insufficienti finanziamenti su base nazionale.
Al 31 gennaio 2014 sono ben 18 i centri Antiviolenza attivi e autorizzati sul territorio pugliese, 7 le case rifugio per le vittime di violenza e ulteriori 2 case rifugio per le vittime di tratta.
Francesco Pagliarulo, Coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia (LINK – UDS), dichiara: “Siamo soddisfatti del salto di qualità dell’amministrazione regionale sul tema della violenza e della discriminazione di genere, approvando una legge che finalmente problematizza il tema della violenza di genere, riconoscendo il ruolo centrale dei centri Antiviolenza”. Tra le novità previste vi sono il rinforzamento dell’assistenza alloggiativa e dell’assistenza economica, necessaria fintanto non si provvede a strutturare un percorso di inserimento o reinserimento socio lavorativo e percorsi privilegiati di accesso per le vittime di violenza negli ospedali e nelle Asl.
Continua Pagliarulo: “A differenza delle scelte politiche messe in campo sul piano nazionale negli ultimi mesi orientate ad un sistema di contrasto basato su interventi di tipo securitario, ultimo il ddl Femminicidio rientrante nel Pacchetto Sicurezza (ottobre 2013), la Puglia sceglie di invertire la rotta dando priorità al percorso di reintegrazione delle vittime di violenza e scegliendo di investire 900,000 euro in un programma di prevenzione e di contrasto, volto ad incidere sul piano culturale e sociale attraverso l’educazione all’affettività e la decostruzione degli stereotipi di genere” .
Interessante è anche la proposta di programmi di formazione nei luoghi della formazione ribadendo quanto sia fondamentale l’introduzione dei saperi di genere e dell’educazione sessuale nell’offerta didattica.
Conclude Pagliarulo: “Auspichiamo che il prossimo intervento legislativo vada ad interessare un’altra emergenza pugliese, la presenza degli obiettori di coscienza nelle strutture sanitarie. Attraverso una riorganizzazione dei servizi medici per la salute della donna e il conseguente debellamento dell’obiezione di coscienza, tutelando e praticando la L.194/78.”
Rete della Conoscenza Puglia (LINK – UDS)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *