BasilicataComunicatiPolitica

Approvato disegno di legge per la cessazione e la liquidazione dell’Arbea

Con Delibera dell’11 febbraio scorso la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Ottati, ha approvato il disegno di legge che prevede la cessazione e la liquidazione di Arbea, l’Agenzia Regionale della Basilicata per le Erogazioni in Agricoltura, entro il 31 luglio 2014. Meglio tardi che mai. Una simile proposta, presentata da me in Consiglio regionale nel 2010, fu bocciata dall’allora Assessore Mazzocco e da tutta la maggioranza che invece, nonostante la sanzione della Commissione europea di 86 milioni di euro, e la revoca di organismo pagatore da parte del Ministero lavorava alacremente per far riaccreditare l’Arbea. Miopia a parte dell’allora Assessore all’Agricoltura quel che emerge chiaro ancora una volta è la capacità del governo regionale lucano di perdere tempo e danaro di fronte a questioni di basilare importanza.

Oggi, l’Assessore Ottati ci dice che Arbea deve trasferire le sue funzioni in capo ad un ufficio regionale appositamente istituito per accorciare i tempi di erogazione degli aiuti comunitari e assicurare agli agricoltori lucani procedure di istruttoria e pagamenti più rapidi. Il che significa che quanto fatto fino ad oggi da Arbea è andato nella direzione opposta a quella tracciata, da Ottati. Il tutto, non dimentichiamolo a discapito di chi in questa regione fa impresa agricola tra mille difficoltà. Se da un lato fa piacere che finalmente la Regione comincia ad aprire gli occhi sull’operato dell’Arbea, quel che non convince della proposta dell’attuale Assessore all’Agricoltura è la finalità di questo cambio di marcia. Ottati conosce bene che uno di principi fondanti della nuova Pac riguarda lo snellimento burocratico delle procedure sia sui pagamenti diretti che sulle misure di sviluppo rurale. Sarebbe dunque opportuno che la Regione si facesse promotrice presso il Ministero delle Politiche agricole di una discussione sulla eventuale unificazione delle procedure amministrative a livello nazionale. Non ci possono essere regioni di serie a con propri organismi pagatori e regioni di serie b che invece lasciano che le loro pratiche vengano gestite direttamente da Agea. Questa sarebbe una proposta sicuramente più utile agli agricoltori lucani. Altrimenti, caro assessore, questa proposta di cessazione di Arbea assume un significato diverso, ovvero quello di continuare a garantire occupazione in seno ad Arbea. Mutuando dalla matematica il rischio che gli agricoltori lucani non possono correre è quello di trovarsi di fronte ad una mera proprietà commutativa secondo cui “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”.

Gianni Rosa – Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *