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Arbea, forte dinamismo negli ultimi mesi del 2010

“Uno sforzo compiuto che evidenzia una spesa di 56,6 milioni di euro”. Questa, in sintesi, l’attività dell’Arbea negli ultimi mesi del 2010, “contrassegnati da un notevole dinamismo che ha consentito attraverso una forte sinergia tra gli Uffici Dipartimentali, Agea e l’agenzia regionale di scongiurare il paventato rischio del disimpegno automatico delle risorse comunitarie”. Lo ha sottolineato l’assessore Mazzocco, rispondendo in Consiglio regionale, con una dettagliata relazione, sulla situazione dell’Arbea. “In concreto si sono operati pagamenti per lo sviluppo rurale, nell’ultimo trimestre del 2010, ben oltre i 30 milioni di euro di fondo Feasr equivalenti a un importo pari alla somma di quanto pagato in tutti gli anni precedenti relativi all’applicazione del Programma”.

La struttura, guidata dal direttore Andrea Freschi, ha in forze 60 dipendenti, di cui la metà tecnici. Nel maggio scorso il Mipaaf  ha revocato all’Arbea il ruolo di ente pagatore, ritenendola, per la sussistenza di alcune criticità, “non conforme alle norma comunitarie per gli esercizi finanziari 2007, 2008 e 2009”. Alla revoca è seguita la proposta di taglio, per i tre anni in questione, di 85.753.894 euro di finanziamento da parte dell’Unione europea. 

Contro il provvedimento con cui è stata stabilita la correzione finanziaria, il 26 gennaio prossimo presso la direzione generale delle politiche comunitarie del ministero in una riunione a cui parteciperà anche Agea sarà valutata la possibilità alla procedura di conciliazione  da parte delle autorità italiane.

Una convenzione stipulata tra Regione, Agea e Arbea per ciò che concerne lo sviluppo rurale guarda, però, al futuro dell’ente.

“Si tratta – ha continuato l’assessore – di ben 10.594 pratiche dell’anno 2010 e precedenti alle quali vanno sommate le previste 7.469 pratiche che dovrebbero giungere nel 2011”. A tal riguardo, “le pratiche del 2010 per le quali è stata già corrisposta in forma semplificata l’anticipazione del 75 per cento devono essere sottoposte a completamento di fasi istruttorie che comporterà un impegno particolarmente significativo per un totale di 18 mila pratiche su cui lavorare”.

 

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