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ARPAB, ancora contraddizioni sulla gestione dell’Agenzia tra l’Assessore Berlinguer e il nuovo Direttore

Quando si parla di ARPAB ed emergenze ambientali, per il Governo regionale è sempre tutto a posto. Ultima dichiarazione in tal senso è arrivata nella scorsa seduta del Consiglio regionale in risposta alla nostra interrogazione sulle denunce dell’ex Direttore dell’APRAB, Aldo Schiassi. Ovviamente le cose sono ben lontane da come le rappresentano i vertici regionali.

Per l’Assessore Berlinguer, per quanto riguarda: la SIDER di Potenza si è risolto tutto con la modifica dell’AIA; il Centro di Monitoraggio ambientale è stato rifornito di macchinari per poter funzionare (non tutti i macchinari, si badi; ma comunque va tutto bene: è solo dal 2006 che i Lucani aspettano!); il Piano di Monitoraggio Ambientale del Centro olio Val d’Agri va benissimo. Per i problemi della zona della Fenice di San Nicola di Malfi, invece, è colpa dell’ARPAB che non ha effettuato il controllo della rete piezometrica e, quindi, la Regione ha dovuto rivolgersi all’ISPRA.

Insomma, per Berlinguer, c’è voluto tempo, ma tutti i problemi si sono risolti e se non sono stati risolti è colpa dell’ARPAB della vecchia gestione, però, dimenticando che Schiassi è stato fortemente voluto, ‘per la sua competenza’, da Pittella. Sulla nuova gestione, invece, l’Assessore è sicuro che ci sono state “finalmente delle risposte a tante domande che voi ponete”.

Il Direttore Iannicielli, però, non sembra essere dello stesso avviso. Audito nella seduta di ieri, 10 marzo, della II Commissione, ha ammesso che l’ARPAB non riesce a portare a compimento tutte le attività di monitoraggio ambientale imposte dalla legge. Ha detto, addirittura, che, per espletare funzioni amministrative legate agli appalti, è stato costretto a stipulare una convenzione con l’ASM per ottenere l’ausilio di un dirigente e di un funzionario.

In definitiva, come abbiamo sempre denunciato, l’ARPAB si sta dimostrando un guscio vuoto: non ha attrezzature e non ha dipendenti che riescano ad espletare gli incarichi connessi con le finalità dell’Agenzia.

Altro che nuovo corso. Il problema è grave e finché il Governo regionale non prenderà atto degli errori commessi, non vediamo una soluzione a breve. Le parole ‘rassicuranti’ dell’Assessore Berlinguer non ci fanno ben sperare. Negare il problema che in Basilicata c’è un’emergenza ambientale e che l’Agenzia deputata ai controlli non è in grado di affrontarla non aiuta. ‘Seppellire’ i problemi, invece di risolverli, ci farà solo diventare un’altra ‘Terra dei Fuochi’.

Gianni Rosa – Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale

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