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Arrestati dai Carabinieri due 27enni per furto aggravato

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri del Comando Stazione CC di Matera hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Matera nei confronti di P.M., altamurano ma di fatto residente a Matera, e F.F.P., materano, entrambi 27enni con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso continuato di materiale ferroso all’interno di un cantiere edile situato nell’area industriale La Martella. L’attività di indagine è stata avviata dai Carabinieri del Comando Stazione a seguito dell’intervento effettuato in data 18 febbraio 2013 dalla Squadra Radiomobile della Compagnia di Matera sull’ennesimo furto subito dal titolare del cantiere, formalizzato con denuncia il giorno seguente. In quella occasione, il titolare riferiva che da circa sette mesi aveva sospeso i lavori edili del cantiere, finalizzati alla realizzazione di un opificio su un terreno di sua proprietà, e che a causa della presenza di materiali e macchinari al suo interno, essendo la struttura incustodita e senza servizio di vigilanza, lui stesso effettuava saltuari passaggi nell’arco notturno per prevenire i furti purtroppo già verificatisi. Proprio il 18 febbraio, durante un controllo, intorno alle 18:00, il titolare giungeva al cantiere e notava due individui, non visti in volto per il buio, intenti ad entrare forzando la recinzione metallica posta sul perimetro. Alla vista del titolare, un malviventi si dava alla fuga verso un macchina parcheggiata nei pressi, l’altro in segno di sfida gli permaneva di fronte ad una distanza di circa 15-20 metri per poi salire sulla vettura guidata dal complice e scappare facendo perdere le proprie tracce. Nella concitazione di quegli istanti il titolare riusciva a prendere parzialmente la targa ed a notare che i malfattori urtavano il cordolo dello spartitraffico presente. Alcuni giorni dopo, un militare della Stazione Capoluogo, informato dei fatti, mentre era di servizio di vigilanza ai seggi in occasione delle decorse elezioni politiche, nell’effettuare un’ispezione perimetrale della scuola, notava parcheggiata lì vicino una vettura corrispondente alla descrizione fornita, con uno pneumatico sgonfio ed alcuni segni di urto nella parte anteriore. Notato che la macchina rimaneva parcheggiata nella stessa posizione anche nei giorni seguenti, sono scattati gli accertamenti sulla proprietà a cui sono seguite più approfondite attività di indagine che hanno portato all’individuazione dei responsabili facendo luce sui diversi furti verificatisi nei mesi di gennaio e febbraio 2013. Nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate alle prime luci dell’alba sono state rinvenute inoltre numerose matasse di guaine, in gran parte già private dei cavi in rame al loro interno, sia accantonate che occultate sotto la vegetazione. Una trentina di metri di cavi contengono ancora le sezioni di rame, alcune anche di diametro di notevole spessore (3 cm). Sulla provenienza del materiale entrambi gli arrestati non hanno saputo fornire alcuna giustificazione. Sottoposto a sequestro, sono stati avviati dai Carabinieri gli accertamenti per capirne la provenienza. Al termine delle formalità di rito, i due soggetti sono stati sottoposti in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione. Proseguono le indagini, finalizzate non solo a comprendere la provenienza delle matasse ma anche intese a capire se i due arrestati abbiano agito da soli o se abbiano contatti più estesi, se siano specializzati in questo genere di materiali o se siano coinvolti anche nelle altra tipologie di furti, specie quelli negli appartamenti. Il risultato è anche frutto di un perfetto esempio di collaborazione sinergica tra il cittadino ed i Carabinieri: specie per la prevenzione ed il contrasto ai furti in appartamento si ribadisce l’invito ad una costante collaborazione che passi attraverso la segnalazione tempestiva al 112 di ogni persona, vettura e movimento sospetto per gli immediati controlli, anche in considerazione che sul Capoluogo ed in provincia vi sono quotidianamente dispositivi rafforzati dell’Arma volti ad arginare il fenomeno.

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