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Attività antropiche in Val d’Agri, ruinione Regione e Iss

La collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e la Regione Basilicata per l’analisi dell’impatto che le attività antropiche nella Val d’Agri generano sulla salute della popolazione entra nella fase operativa. Oggi a Roma, nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità, si è tenuto un incontro tra l’Iss e la Regione Basilicata, rappresentata dal dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Donato Viggiano.

Al centro dell’incontro, che rientra nell’ambito del progetto “Ambiente e salute in Val d’Agri” avviato nelle scorse settimane nella sede dell’Osservatorio ambientale a Marsiconuovo, la definizione delle relazioni operative tra i sistemi di monitoraggio ambientali in essere e di quelli in via di realizzazione con il Progetto “Ambiente e Salute in Val D’Agri”, e sulla sua integrazione metodologica con le altre attività progettuali condotte dall’Osservatorio Ambientale della Val D’Agri. È stato, inoltre, affrontato il tema della collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Istituto Superiore di Sanità in merito alle attività di bonifica ambientale dei siti di interesse nazionale della Valbasento e di Tito, di cui alla delibera CIPE N. 87 del 3 agosto 2012. L’Istituto Superiore di Sanità, è stato detto durante l’incontro, offrirà le proprie competenze tecnico-scientifiche sia sugli aspetti epidemiologici che nella definizione delle analisi di rischio sito-specifiche. I dipartimenti regionali interessati definiranno con l’Iss il dettaglio delle attività che dovranno accompagnare l’intero ciclo di bonifica.

 

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