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Avigliano (PZ), savato 14 dicembre presentazione del libro di Luca Bradascio: L’amico speciale

Sarà presentato sabato 14 alle 18,30 ad Avigliano presso la Biblioteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso in piazza Gianturco il best seller del poliedrico scrittore, regista, sceneggiatore e attore ebolitano Luca Guardabascio, L’amico speciale, edito da Newton Compton. L’evento, organizzato dal sodalizio aviglianese con la partecipazione delle Associazioni “Zia Lisa” e “Peter Pan” che nel territorio comunale si occupano di progetti di integrazione, nonché dell’Associazione italiana persone down di Potenza, vedrà l’autore dialogare con la giornalista Sandra Guglielmi. Al dibattito interverranno i rappresentanti delle Associazioni promotrici, il presidente della Soms, Andrea Genovese e alcuni bambini che sul territorio comunale hanno partecipato a progetti di integrazione attraverso la scrittura e la realizzazione di manufatti, alcuni dei quali saranno esposti in mostra, tra i quali il presepe realizzato dal giovanissimo aviglianese Davide Mecca. La storia raccontata da Guardabascio è incentrata su un’intensa amicizia tra due ragazzini, un’amicizia che va al di là di qualunque diversità. Attraverso una scrittura minuziosa, attenta ai particolari, a tratti cinematografica, Guardabascio trasporta il lettore in una Palermo affascinante e contraddittoria, in cui si stagliano personaggi violenti ma anche figure profondamente umane. L’amico speciale racconta la storia di un’amicizia intensa tra due adolescenti, un’amicizia speciale eppur per i due ragazzini ordinaria e normale, un’amicizia capace dei gesti più eroici ma anche di semplicità, di complici silenzi e condivisione totale. Tra i bambini della Tonnara, quartiere povero di Palermo, Saro spicca per la sua intelligenza: ha solo dieci anni ma sogna in grande, vuole fare il carabiniere come suo zio Mario, nonostante l’odio che il padre, detenuto, nutre per quell’uomo e per la divisa che indossa. Il migliore amico di Saro, Carmelo, detto ’u Cinese, è un tredicenne affetto da sindrome di Down, che vive in una povera casa insieme alla nonna. I loro giorni trascorrono in strada, tra giochi sotto il sole e angherie dei ragazzi più grandi, finché una sera tutto cambia. In fuga da casa insieme con Carmelo, dopo aver assistito a una scena che lo ha sconvolto, Saro attraversa la città in un viaggio che dura una notte. Ore costellate di incontri con chi inizia a vivere quando cala il buio, mentre il quartiere si desta, preoccupato per la loro scomparsa, e ribolle per vecchi dissidi esplosi tra i suoi abitanti, La fuga di Saro e Carmelo, iniziata per caso e un po’ per gioco, rischia di registrare un tragico epilogo. Tra le righe scritte con maestria e dovizia di particolari, si respira l’atmosfera di un sud dalle varie sfaccettature e si dà risalto all’amicizia tra due ragazzi destinati a diventare troppo presto adulti, tra vicoli, strade e palazzi di una Palermo emblema del sud, a tratti accogliente e solidale, a tratti buio e violento. L’autore, che vedrà a breve l’uscita del suo primo atteso lungometraggio, “Credo in un solo padre”, storia di denuncia contro la violenza domestica, ambientato al confine tra Campania e Lucania, confessa che vorrebbe trasportare presto sul grande schermo questa storia appassionante e avvincente, che risveglia il piacere della lettura, brillante, originale e travolgente.

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