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Azzeramento della giunta a Taranto, la nota di Venere

“Al di là delle dichiarazioni del sindaco di Taranto, le vere ragioni dell’ultimo azzeramento di giunta al Comune di Taranto sono di carattere esclusivamente politico”. E’ la sintesi dei numerosi interventi fatti dai consiglieri comunali dell’opposizione tarantina.
E c’è anche chi, come Francesco Venere (Noi Democratici per la città che vogliamo) ci va giù pesante: “È l’ennesima farsa, anche se resto convinto che le cose, come sempre, si aggiusteranno in tempi brevi”. Ma Venere, pur ostendando ottimismo, non nasconde la preoccupazione per quanto accaduto: “Il sindaco minaccia di dimettersi, proprio quando la città avrebbe bisogno di serenità e di unità. È questo, infatti, un momento importante, essendo convocato a Roma il tavolo interistituzionale per il Cis”.
Venere, inoltre, si dice molto sorpreso dalla motivazione addotta dal sindaco nel momento in cui ha annunciato l’azzeramento dell’esecutivo: “La modalità di nomina degli scrutatori è una vecchia questione, ma Stefàno se ne accorge solo oggi. In passato, infatti, il consiglio comunale ha bocciato la mozione per il sorteggio degli scrutatori presentata da me e Dante Capriulo. Secondo me il sindaco ha preso questa decisione perché non ha gradito il posizionamento dei consiglieri di maggioranza nella scelta del candidato alla carica di sindaco di Taranto. A differenza della costituenda coalizione centrodestra/centrosinistra, Stefàno vorrebbe un candidato esterno alla politica”.

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