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Bandi PSR 2014-2020, soddisfatto il mondo agricolo

Il mondo agricolo lucano partecipe e attento questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del secondo pacchetto di bandi 2017 del PSR 2014-2020: sette bandi che saranno pubblicati sul prossimo Bur, entro la metà di agosto, e a cui gli interessati potranno partecipare avendo a disposizione un tempo sufficientemente congruo, volutamente ampio, per la predisposizione delle candidature dei progetti: dai 90 ai 150 giorni a partire dalla data di pubblicazione ufficiale. In un’affollata sala Verrastro del Palazzo della Giunta regionale l’assessore Luca Braia e i referenti degli Uffici tecnici del Dipartimento Politiche agricole della Regione Basilicata hanno illustrato tutti i dettagli dei nuovi bandi che dispongono di una dotazione di oltre 107 milioni di euro e a cui si potrà accedere sia in modalità ordinaria, cioè singolarmente, sia con procedura integrata, per favorire la nascita di filiere e rafforzare la competitività. Imprenditori agricoli e associazioni di categoria soddisfatti per “un pacchetto corposo e apprezzabile soprattutto perché – ha detto il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto – nasce a seguito di un lungo lavoro di confronto e di condivisione, a partire dalle riunioni del Tavolo verde che si sono susseguite negli ultimi mesi e che proseguirà, così come ha annunciato lo stesso assessore Braia, a partire da settembre con un giro nei territori per spiegare, informare e chiarire ogni ulteriore aspetto di questi bandi in un’azione di trasferimento di conoscenze necessarie a utilizzarne al meglio tutte le potenzialità. Questi sette bandi sono un’occasione importante per il comparto agricolo ed è positivo il modello di lavoro che si è scelto di seguire: il lungo lavoro preparatorio – ha concluso Quarto – può essere certamente visto quale chiave di volta di un modello vincente per il made in Basilicata”.
“Possiamo dire di essere sulla strada giusta” ha detto Donato Di Stefano, presidente della Cia – Confederazione italiana agricoltori Basilicata. “Fino a ieri, tutto ciò che è filiera poteva essere visto quale anello debole della catena all’interno del comparto agricolo lucano: proprio su questo bisogna continuare a insistere e a investire. Ed è proprio ciò che intendono fare questi bandi. Solo da progetti integrati di filiera, che puntano cioè ad aggregare le fasi dalla produzione, della trasformazione e della commercializzazione, dalla cerealicoltura alla zootecnia fino alla olivicoltura, la Basilicata potrà avvalersi di filiere virtuose che consentano di aggredire quote di mercato e qualificarsi come territorio competitivo. E’, infine, importante – ha concluso Di Stefano – che siano previsti meccanismi di premialità in favore delle filiere ma, anche, di chi si dimostri capace di utilizzare in maniera virtuosa le risorse idriche o produrre energia sostenibile”.
Vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal Dipartimento e dal Governo regionale ha espresso il consigliere Carmine Castelgrande (Pd) che ha preso parte alla conferenza stampa odierna. “Sono misure di impatto notevole. Eppure – ha detto Castelgrande – né esaustive né esaurienti di un mondo estremamente ampio e complesso come quello agricolo che innegabilmente sta ricevendo una grande attenzione in questi ultimi anni. Ne apprezzo il metodo: il coinvolgimento dal basso delle associazioni di categorie e degli enti locali è certamente importante anche come inizio di un percorso che punti alla sburocratizzazione e all’accorciamento dei tempi”. Ricordando come “lo stesso Ministro Martina ha recentemente elogiato la Basilicata per il peso del comparto agricolo, che con il 9,2% si pone ben sopra la media nazionale (7%) e si attesta quale dato più altro di tutto il Mezzogiorno”, il consigliere regionale Castelgrande ha, infine, evidenziato la “particolare rilevanza della dimensione di filiera che dai bandi viene esaltata e premiata quale unica strategia utile a risolvere i ben noti problemi di competitività e concorrenza delle aziende agricole lucane”.

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