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Bari, al via le prove scritte per il concorso dei docenti

Sono 21 le scuole, tutte superiori del comune di Bari che tra l’11 e il 21 febbraio ospiteranno i candidati pugliesi per lo svolgimento della fase due del concorso a cattedra del personale docente. Un concorso voluto a tutti i costi dal MIUR, imposto con tempi strettissimi, contingentati e dal sapore vagamente elettorale. Tempi che hanno obbligato a forzature inaudite su molte delle procedure connesse allo svolgimento del concorso. Ne sanno qualcosa i tanti docenti che, nonostante abbiano anticipato l’avvio delle lezioni a settembre per poter recuperare la giornata di chiusura di lunedì 11, con una imposizione inaccettabile saranno precettati nei comitati che dovranno svolgere la vigilanza sulle prove scritte dei candidati che si svolgeranno in due sessioni, una antimeridiana e una pomeridiana. Un impiego non previsto dal contratto di lavoro, non contrattato con le organizzazioni sindacali (nonostante la richiesta, neanche ascoltate) e per il quale l’Amministrazione sta scaricando tutta la responsabilità del lavoro “sporco” sui singoli Dirigenti Scolastici. Lo stesso copione cui s’era assistito durante la prova preselettiva di dicembre, la stessa circostanza per cui molti lavoratori potrebbero rimanere in servizio persino per l’intera giornata, senza neanche conoscere la remunerazione per questo impegno “imprevisto”.

Ed è forse meglio che non si sappia, considerando che del migliaio di docenti candidati e sorteggiati a metà gennaio per far parte delle commissioni giudicatrici del concorso a centinaia, ancora in queste ore, stanno rinunciando alla nomina di commissari. Come dar loro torto, del resto se l’ultima legge di stabilità “Monti” ha imposto che il lavoro dei commissari non può essere coperto con l’esonero dal servizio e che si riceverà un compenso di solo € 0,50 per ogni candidato esaminato?

Gli uffici dell’Amministrazione scolastica sono in panne, insomma. Si aggiunga poi che una recentissima sentenza del TAR Lazio sta improvvisamente facendo incrementare il numero dei candidati ammessi alle prove scritte, consentendo la partecipazione anche a quanti, pur non avendo raggiunto il punteggio di 7/10 previsto dal bando, si sono collocati sopra i 6/10. Sono quasi 10mila i neo ammessi con sospensiva del TAR in tutta Italia e in Puglia faranno sfondare il numero dei 15mila concorrenti alle prove scritte per 899 posti complessivamente messi a bando, raggiungendo un rapporto di 16,43 candidati per posto disponibile. Una sproporzione perfettamente ipotizzabile dal MIUR nella fase di predisposizione del concorso; un dato che, da solo, avrebbe dovuto consigliare a un’Amministrazione responsabile di procedere con la necessaria cautela, evitando controproducenti forzature.

Il ministro Profumo, invece, ha inteso manipolare e strumentalizzare il delicato sistema del reclutamento del personale docente,tanto da lanciare, ancora in queste ore, improvvide promesse sulla realizzazione di un prossimo concorso già a partire dal prossimo maggio. Come FLC CGIL di Bari siamo impegnati a monitorare con attenzione tutte le fasi di questo concorso e, in generale del reclutamento, e a denunciare tutti i comportamenti abusivi che l’amministrazione a tutti i suoi livelli dovesse decidere incautamente di adottare.

 

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