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Bari, smentita ipotesi di chiusura dell’Unità spinale del Policlinico

“Dopo anni di lotte appassionate volte a tutelare la qualità di vita e i diritti delle persone mielolese, vede trasformare in qualcos’altro l’unica struttura al meridione in grado di sostenere e supportare le persone mielolese para-tetraplegiche”. Gianni Romito, presidente dell’associazione HBari2003, commenta così l’indiscrezione su una possibile chiusura dell’Unità spinale del Policlinico di Bari. Si tratterebbe di una delle conseguenze del piano di riassetto per la realizzazione dei ‘reparti Covid’, voluto dal nosocomio del capoluogo per salvaguardare la salute di pazienti e personale medico.
“Una scelta che però, andrebbe a ledere i pazienti mielolesi para-tetraplegici, dopo anni di lotte perchè si realizzasse un’unità spinale anche al Sud Italia, all’interno del più grande ospedale della Puglia, e dopo anni dall’apertura, avvenuta nel 2008. – afferma Romito – Ancora di più ora che sono stati apportati lavori di miglioramento dell’accessibilità, che permettono ai pazienti ricoverati e a quelli ormai dimessi di poter ricevere una adeguata assistenza di rieducazione funzionale e preparazione all’autonomia in funzione della propria lesione”.
Dagli ambienti del Policlinico nessuna conferma della notizia, anzi rassicurazioni circa la mancata chiusura dell’unità, con probabile piano di riassetto delle strutture che possa ospitare sia il reparto per la riabilitazione dei pazienti Covid, sia l’Unità Spinale per la continuità assistenziale dei pazienti mielolesi e para-tetraplegici.



 

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