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Bari, uomo agli arresti domiciliari dona mascherine all’ospedale “Giovanni XIII”

Era agli arresti domiciliari per spaccio di droga, disoccupato e con una figlia di 6 anni affetta da patologia genetica, ma ha donato 200 mascherine all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. L’atto di generosità è stato realizzato da un 28enne che, con l’ultimo assegno di disoccupazione, ha acquistato l’ordine dei dispositivi di protezione.
L’uomo era titolare di una concessionaria d’auto successivamente fallita. Poi il licenziamento dopo essere stato assunto da una ditta, sino agli attuali  domiciliari in una casa di Japigia dove vive con la moglie e le due bimbe di 1 e 6 anni. E proprio la situazione della figlia maggiore lo ha spinto all’acquisto delle mascherine, dato che la figlia ha visto rimandato il suo intervento chirurgico, previsto per il 9 aprile a Bologna, a causa dell’emergenza coronavirus.
La piccola, in ambulatorio da sola e senza la madre, per le procedure di sicurezza, si è resa conto che non tutti gli operatori indossavano mascherine. Di qui la scelta dell’uomo di acquistarle e donarle al Pediatrico. La consegna avverrà con ogni probabilità nei prossimi giorni. 

 

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