BasilicataCronaca

Beffa e danni per un utente del gas

“Continuano a pervenire – ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum di Matera – segnalazioni dai cittadini per problemi da parte di ENI e Enel Energia. In questi giorni stiamo seguendo le traversie di una anziana signora della provincia di Matera che si è rivolta a noi a seguito della chiusura del contatore del gas da parte di Enel Energia.

I FATTI – La vicenda della nostra associata inizia a settembre 2010 quando sottoscrive un contratto con ENI per la fornitura del gas per civile abitazione. Successivamente riceve una proposta da ENEL Energia, sempre per la fornitura del gas, che la signora non accetta avendo già in essere un altro contratto di fornitura.La Società ENI, e qui incominciano le prime vessazioni, invia la prima fattura, dopo 13 mesi, a dicembre 2011 dell’importo di €uro 1.200,00. La cittadina non potendo pagare interamente la fattura, arrivata con oltre un anno di ritardo, chiede all’ENI la rateizzazione del pagamento. La società riconoscendo l’errore aderisce alla richiesta di rateizzazione. Ma per la stessa fornitura e per lo stesso periodo la stessa signora riceve nel mese di febbraio 2012 una fattura di pagamento anche da parte di Enel Energia, la quale rivendica la titolarità della fornitura e il pagamento dei consumi. A nulla sono valsi i reclami inviati a Enel Energia con i quali la nostra associata evidenziava di aver già pagato i consumi del gas alla Società ENI.

I reclami sono rimasti inevasi. In data 13 giugno 2012 l’utente riceve una comunicazione da parte di ENEL Energia di pagare, entro 10 giorni, l’importo di €uro 2.070,00 e in data 14 giugno 2012 ENEL sigilla il contatore del gas. Il comportamento di Enel Energia – ha continuato Marina Festa – è illegittimo perché il cittadino aveva contestato la fattura, e la precitata azienda doveva sospendere i termini di scadenza del pagamento fino a definizione del reclamo, dimostrando che era corretta e da pagare o producendo una fattura rettificata.

ENEL Energia ha violato ogni principio di diligenza perché non ha verificato i reclami dal consumatore ed ha proceduto a sospendere la fornitura del gas. Come Adiconsum abbiamo segnalato l’accaduto all’Autorità Garante per l’energia chiedendo come possano accadere simili cose. A ogni contatore non è collegata una sola Società di vendita? La Società che gestisce la rete a chi comunica i consumi? A queste domande aspettiamo delle risposte. I cittadini che si sentono vessati da un servizio inefficiente, da un contratto non sottoscritto, e da abusi possono rivolgersi all’Adiconsum, Via Ettore Maiorana, 31, tel. 0835330538, o inviare un email all’indirizzo: adiconsumatera@gmail.com.

 

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