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Bilancio Comune Potenza, l’intervento di Pittella in Consiglio comunale

“Se arriveremo ad una svolta lo faremo solo recuperando responsabilità e unità, al di là del diverso colore politico”, ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo oggi alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Potenza. “Soltanto in questo modo – ha sottolineato – sarà possibile trovare una soluzione nella prospettiva, oltre che nell’emergenza. In questi ultimi mesi il sindaco De Luca ha compiuto uno sforzo notevole, ma da noi non è mai stato lasciato solo, perché ci sono stati atti, azioni, finanziamenti e iniziative. Rincorrendo i numeri – ha continuato Pittella – si è giunti da un lato a porre una pezza a qualche emergenza, dall’altro ad individuare una cifra precisa sulla quale agire: quei 42 milioni di euro, che la Regione però non ha la possibilità di garantire in due anni. Nell’ultima settimana, prima in maggioranza e poi con un ragionamento allargato, siamo arrivati all’ipotesi, da noi messa in campo attraverso una risoluzione in Consiglio regionale, di spalmare su quattro anni il contributo per costruire una manovra di riequilibrio effettivo del bilancio, nella speranza che presto arrivi un decreto ministeriale che lo consenta. Nel frattempo, se siamo nelle condizioni in assestamento di bilancio di poter recuperare risorse, in un momento drammatico per la vita della Regione, per via di una riduzione dei trasferimenti pari a circa 60 milioni di euro, lo potremo fare – ha messo in chiaro il presidente – grazie al risultato della card benzina e ad altre azioni. In queste ore i nostri uffici continueranno a lavorare per costruire gli atti amministrativi con cui accompagnare la procedura che porterà al riequilibrio di bilancio del Comune di Potenza. Tra un mese ci rivedremo in Consiglio comunale, per stabilire se la scommessa di tutti noi è stata vinta o non vinta”. Per Pittella è necessario avere una visione di prospettiva per l’intero territorio regionale. “Prima di tutto – ha esortato – guardiamo all’emergenza del capoluogo. Poi però, pensiamo a tenere insieme con un fondo di coesione i piccoli Comuni in sofferenza, e successivamente pensiamo a Matera come possibile locomotiva che possa agganciarci all’Europa”.

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