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Brindisi, l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Rossi

Pioggia di accuse sull’amministrazione di Brindisi, con il sindaco finito nell’occhio del ciclone. Brindisi Popolare, Udc e Idea tornano sull’accusa che Riccardo Rossi sia stato scelto dal Pd “per rifarsi una immagine, ma poi è proprio il Partito Democratico a determinare le scelte più importanti, gestendo la macchina amministrativa”.
Quelle dell’ex vice sindaco Rita De Vito, secondo il Movimento 5 Stelle, sono accuse gravissime, in particolare quella del presunto controllo del Pd sui Servizi sociali e sul loro dirigente. “Ci sono anche quelle di inefficienza del settore Servizi sociali ma soprattutto il fatto che il sindaco non ha alcuna possibilità di contraddire quanto deciso dal partito di maggioranza ma è solo un mero esecutore di ordini, incapace persino di ottenere il posticipo delle dimissioni della sua vice. Questioni di una gravità tale da richiedere un unico atto di onestà e coerenza: le dimissioni”, si legge nella nota.
Rincara la dose il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano: “Il sindaco Riccardo Rossi è stato testimone (cosciente?) di un pesante ed inquietante tentativo di condizionamento di scelte amministrative nell’ambito dei servizi sociali da parte (dove ruotano molte cooperative ed interessi economici legittimi ma evidenti) da parte del Pd dal quale avrebbe già dovuto prendere le distanze”.
Gli fa eco il coordinatore cittadino di Forza Italia Ernestina Sicilia: “E’ davvero sconcertante. Davvero questa città non la si può amministrare secondo legalità ed efficienza? Davvero questa città non può avere consiliature di governo fisiologiche? Davvero questa città non può ambire a crescere, perseguendosi esclusivamente l’interesse esclusivo di Tutti i suoi cittadini? Sindaco Rossi, la storia non hai nemmeno cominciato a volerla cambiare”.
Rispetto a quanto accaduto, infine, Liberi e Uguali, partito di maggioranza, ha convocato il coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare per lunedì.

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