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Brindisi, ragazzo disabile violentato sullo scuolabus

Un ragazzino disabile di Brindisi sale sul pulmino della scuola e torna a casa con il volto pieno di graffi ed escoriazioni. A denunciare il fattaccio è stata la madre della vittima. La donna, una mamma single di 41 anni, con tre figli a carico, ha raccontato l’episodio, accaduto il 30 settembre, a seguito del quale ora il ragazzo, che ha una disabilità mentale piuttosto importante, non ha più nessuna voglia di salire sul pulmino giallo che lo porta a scuola.
“Mio figlio è terrorizzato, ogni volta che vede passare il pulmino giallo urla e non ci vuole più salire – ha detto la donna, che ha presentato una denuncia in Questura – Ho riflettuto molto se denunciare o meno quanto è accaduto. Questo perché gli operatori scolastici mi avevano raccontato una storia ben diversa da quella che sospetto”.
La 41enne racconta che quel giorno, il 30 settembre, aveva accompagnato il figlio sul pulmino giallo della Stp, che svolge il servizio di trasporto dei ragazzi diversamente abili per conto del Comune di Brindisi. Ad attendere il ragazzo, a bordo del mezzo, c’era l’assistente specializzata, il cui compito è quello di vigilare sulla sicurezza dei ragazzi lungo tutto il tragitto. Alle 15 circa la donna riceve una telefonata da un dirigente dell’istituto, che la informava che il figlio al mattino, durante il tragitto verso la scuola, aveva avuto una crisi isterica e che si era fatto del male, tornando a casa con il volto graffiato e pieno di escoriazioni.
La donna, però, sin dal primo momento ha dubitato della versione fornita dagli operatori scolastici. “Mio figlio non ha mai compiuto atti di autolesionismo, mai successo. Non solo, ha le unghie cortissime, quasi inesistenti, e mi chiedo come abbia potuto farsi da solo quei graffi. Quando rifletto su quello che è accaduto, penso a tutte le volte che mi sono lamentata del fatto che l’assistente a bordo del pulmino non si sedesse dietro con i ragazzi per controllarli, come previsto dal regolamento, bensì avanti, assieme all’autista. Se avesse vigilato forse tutto questo non sarebbe accaduto”.

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