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“La Buona Scuola” si racconta nella tappa finale a Matera

Una scuola 2.0, innovativa nell’utilizzare le nuove tecnologie e capace di creare contenuti condivisi, che abbia ben salde radici nella cultura del nostro Paese. E’ questo il Piano del Governo che, con 40 incontri in tutta Italia, è stato sottoposto a consultazione per apportare nuovi contributi e idee. Il tour di consultazione si è concluso questa mattina a Matera, con una tappa speciale nella città Capitale europea della Cultura 2019, dove nell’Auditorium “Raffaele Gervasio” il ministro Stefania Giannini ha incontrato oltre 400 alunni delle scuole lucane.

L’incontro a Matera, una festa in cui il ministro dell’Istruzione ha raccontato questi due mesi di consultazione sul documento del governo, è stata l’occasione per mostrare molti esempi di buona scuola. Esperienze di buone pratiche scolastiche, dalla sperimentazione del coding (programmazione) all’alternanza scuola-lavoro che in Basilicata hanno visto protagonisti gli alunni: dell’istituto “Pascoli” di Matera, accompagnati dal dirigente Michele Ventrelli, hanno raccontato la loro esperienza di coding; gli studenti dell’Istituto “Federico II di Svevia” di Melfi, organizzatore delle Olimpiadi internazionali della multimedialità, con il loro progetto che va avanti dal 2007 e l’Istituto superiore “Pentasuglia” di Matera che ha illustrato la propria esperienza pratica di alternanza scuola-lavoro con la Renault (collegamento in diretta con la Francia).

“I risultati de “La Buona Scuola” sono sia in senso qualitativo sia in senso quantitativo straordinari: c’è una grande voglia di innovazione, non di stravolgimento – ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini – c’è tanta voglia di buona scuola in Italia e tanti istituti presentano progetti formativi di qualità. Occorre però una regia, per dare centralità al nostro Paese. Fra alunni e personale, la scuola in Italia è una comunità che raccoglie oltre 10 milioni di persone. Un numero così elevato che spesso si è costretti a guardare solo alle emergenze quotidiane. Non può e non deve essere più così. Ed è per questo che abbiamo intrapreso questo tour, per ascoltare le voci della scuola italiana e realizzare un Piano per la scuola che tenga conto degli spunti e delle idee che ci giungono dai territori. Quest’ultima speciale tappa a Matera è un omaggio alla capacità di innovazione e di comunicazione di un progetto che l’ha portata a essere la Capitale europea della Cultura nel 2019. Un traguardo che, partito da lontano, è il miglior esempio di come i cittadini possano condividere un progetto e renderlo concreto. I materani hanno saputo costruire il loro futuro partendo dal patrimonio culturale che quotidianamente vivono”.

All’incontro con il ministro dell’Istruzione Giannini e la scuola lucana, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, l’assessore regionale alla Formazione e Ricerca Raffaele Liberali,  il sindaco di Matera Capitale europea della Cultura 2019 Salvatore Adduce.

“Partendo dalla Basilicata – ha detto il presidente Pittella – il ministro Giannini avrà la consapevolezza che la Basilicata è in piena sintonia con la volontà del Governo di rilanciare la scuola italiana. Questa regione, tutti i lucani, hanno dimostrato con il percorso che ha portato Matera a essere Capitale europea della Cultura nel 2019, che uniti si possono vincere tutte le sfide. E la sfida più importante è quella di rendere la scuola un laboratorio in grado di guardare al futuro e alle nuove tecnologie ma partendo dalla cultura. La scuola è la nostra unica possibilità di competere nel mondo. In Basilicata siamo stati capaci di leggere il presente alla luce del nostro passato e di cogliere le opportunità del futuro, lo stesso deve sapere e potere fare la scuola”.

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