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Calano i consumi di frutta e verdura in Italia

Nel calo generalizzato dei consumi di ortofrutta non poteva salvarsi la IV gamma. Infatti, la spesa degli italiani in ortaggi cosiddetti ‘ready to cook’ (come spinaci, cicoria, broccoletti, già puliti, lavati tagliati e pronti da cuocere) si è ridotta del 21% nel 2014. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti sul cambiamento delle abitudini degli italiani per effetto della crisi, sulla base dei dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2014. Una tendenza che riguarda anche le insalate pronte, cosiddette di IV gamma, con una contrazione della spesa del 13%. Ma il dato che induce maggiore preoccupazione è che il ribasso dei consumi di ortofrutta: gli italiani, nel 2014, si sono fermati a 130,6 chili a persona, equivalenti a non più di 360 grammi al giorno, ben al di sotto del limite di 400 grammi consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Secondo analisi della Coldiretti, gli acquisti familiari di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 20% negli anni della crisi.
Secondo l’ultimo rapporto della sorveglianza Passi, del Centro nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, in Italia quasi la metà degli adulti intervistati nel triennio 2010-2013 consuma tre o più porzioni al giorno di frutta e verdura, e solo uno su dieci (10%) ne consuma la quantità raccomandata nelle linee guida per una corretta alimentazione, cioè cinque porzioni al giorno. La più alta proporzione di consumatori di almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno si registra in Liguria (18%), la più bassa in Basilicata e Calabria (5%) anche se il Rapporto Osservasalute 2013 denuncia che in Basilicata solo l’1,7% della popolazione consuma in media le 5 o più porzioni di ortofrutta. Lo stesso rapporto evidenzia che la Basilicata ha una percentuale di individui (di 18 anni e oltre) in sovrappeso pari al 39,9%; il valore medio nazionale è il 35,6%. E una percentuale di obesi pari al 12,6% dei cittadini, a fronte di un valore medio italiano del 10,4%. Stessi dati negativi per quanto riguarda i minori.
“E’ chiaro che questi dati sono preoccupanti e direttamente correlati con i cambiamenti negli stili di vita e nell’alimentazione dei lucani, e il calo dei consumi di ortofrutta ne è una delle concause non indifferenti” ha affermato il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto. “E’ altresì evidente che di fronte ad una crisi perdurante bisogna sensibilizzare tutti a consumi consapevoli e sostenibili, evitando sprechi e favorendo gli acquisti di prodotti locali e di stagione, ricordando sempre che non si possono ridurre dalla dieta giornaliera alimenti fondamentali come l’ortofrutta”.

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