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Carenza di sangue in Puglia, domani la donazione di Emiliano

La carenza di sangue nel  periodo post festivo, e soprattutto post influenzale, è purtroppo una consuetudine con la quale confrontarsi. Anche quest’anno quindi occorre affrontare, prima che sia una vera e propria emergenza, la carenza di sangue che si sta profilando soprattutto in alcune aree geografiche della Puglia, come ad esempio Brindisi e Taranto. Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sollecitato anche dal lavoro di monitoraggio prezioso delle Associazioni e Federazioni dei donatori sangue che costantemente lavorano a diretto contatto con gli uffici regionali, andrà a donare il proprio sangue domani mattina, venerdì 12 gennaio, alle ore 8.30 presso il Centro Trasfusionale del Policlinico di Bari (responsabile dott. Ostuni).
“Vorrei rivolgere un invito a tutti i donatori e a tutti coloro che non lo sono ancora – ha detto Emiliano – andate a donare perché il vostro sangue potrebbe salvare una vita umana. So bene quanto siano solidali i pugliesi, e del resto l’accoglienza e l’attenzione verso l’altro è tra le nostre doti più pregiate. Vi chiedo di dare una mano. Non è un buon periodo per le donazioni di sangue, tra le festività e l’influenza molti donatori abitudinari non hanno potuto farlo. Oggi la carenza di sangue sta portando qualche problema, possiamo però intervenire prima che questa diventi una vera e propria emergenza. Quindi donate sangue perché donare fa bene a noi e agli altri”.
Il Presidente ha colto anche l’occasione per ricordare il Programma di autosufficienza regionale del sangue e dei suoi derivati, approvato nell’ultima Giunta, in base al quale nel 2018 si dovranno raccogliere 157mila unità di sangue e conferire all’industria 43mila chili di plasma, così come da impegno con il Centro Nazionale Sangue.
“Il programma – ha concluso Emiliano – prevede anche l’avvio, proprio nelle due zone con maggiore criticità, Brindisi e Taranto, di un progetto pilota sperimentale che consenta di elaborare un modello organizzativo in grado di seguire l’intero percorso assistenziale, dalla fase di donazione del sangue fino all’atto trasfusionale”.

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