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Cassa integrazione Melfi, FISMIC attenta ma non preoccupata

Arriva il commento della FISMIC Confsal di Melfi in merito alla notizia dei fermi produttivi in FCA Melfi. Per il Segretario FISMIC di Melfi Pasquale Capocasale: “Non c’è da preoccuparsi, poiché questo calo è dovuto a una ordinaria flessione di mercato, più che normale rispetto al boom iniziale di vendite, soprattutto Oltreoceano. Piuttosto, ci preoccupano alcune organizzazioni sindacali che avallano questa situazione e chiedono di tornare ai 15 turni”.
Ai lavoratori era stato comunicato, infatti, il ricorso alla cassa integrazione dal 29 giugno al 2 luglio per quanto riguarda la linea Jeep e 500 e dal 29 al 30 giugno sulla linea Punto. Lo spettro paventato da alcuni e comparso sulla stampa, inoltre, di circa 1000 lavoratori a rischio sarebbe reale, secondo il Segretario FISMIC Capocasale, e riguarderebbe gli interinali dell’indotto, che rischiano di restare senza stipendio durante i periodi di fermo. “Come sindacato che tutela il lavoro e i lavoratori sollecitiamo le aziende dell’indotto – conclude Capocasale – a cominciare a stabilizzare questi lavoratori con contratto di somministrazione, che ormai possono essere considerate risorse quasi strutturate”.
D’altronde, lo stesso Marchionne pochi giorni fa ha garantito che nel 2018 negli stabilimenti italiani FCA ci sarà la piena occupazione. Per cui, la FISMIC resta attenta, mettendo in conto che questa situazione di cassa integrazione possa anche ripresentarsi in futuro, ma senza allarmismi.

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