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Castelluccio chiede maggiori condizioni di sicurezza per gli imprenditori dell’area di La Martella e Valbasento

“Ristabilire condizioni di sicurezza per gli imprenditori delle aree industriali La Martella e Valbasento è una condizione pregiudiziale per il rilancio produttivo delle nostre aziende”. Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) raccogliendo l’appello del presidente della Confapi Matera De Salvo e ricordando che “identico allarme è stato lanciato da tempo dagli agricoltori del metapontino anch’essi vittime di furti e danneggiamenti”.
“Senza sicurezza – aggiunge – non ci può essere il superamento della crisi delle pmi che è generalizzato e che costringe i titolari ad accollarsi spese per la videosorveglianza delle proprie attività. Sono certo che il Prefetto di Matera Bellomo raccoglierà la sollecitazione a rafforzare uomini e mezzi delle forze dell’ordine per la prevenzione dei furti negli stabilimenti e per accrescere le condizioni di sicurezza anche attraverso maggiore sorveglianza lungo le strade principali del materano e di collegamento con le vicine provincie di Bari e Taranto. I sistemi di videosorveglianza nelle aree industriali – continua – sono certamente un buon deterrente per i furti da potenziare ad opera del Consorzio Asi di Matera e dei comuni senza lasciarne l’onere a totale carico degli imprenditori. Tutto il comparto sicurezza deve avere la priorità attraverso risorse finanziarie adeguate per più mezzi e uomini e per rinnovare i contratti del personale delle forze dell’ordine perché va riconosciuto il lavoro di donne e uomini che garantiscono la nostra sicurezza nel Paese”.
“Servono più uomini sul territorio, più caserme come chiediamo nel metapontino. Anche per i vigili del fuoco  – conclude – servono assunzioni e un contratto migliore. E anche la Regione deve fare la sua parte attingendo ai fondi del Pon sicurezza e chiedendo al ministero dell’interno di non sottovalutare ulteriormente la situazione specie di quei territori vicini alla Puglia e quindi alla criminalità organizzata extraregionale”.

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