BasilicataPolitica

CGIL CISL e UIL in difesa del sindaco di Taranto

Cgil, Cisl e Uil considerano ingiustificato e stucchevole che si attacchi il Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno il quale ha sostenuto in sede di Consulta territoriale per lo sviluppo l’opportunità che Enipower realizzi, come richiesto, la nuova centrale a turbogas in sostituzione di quella attualmente più sporca dal punto di vista ambientale giacché alimentata ad olio combustibile.

In un contesto regionale pugliese e nazionale, in cui la crisi economica mostra i propri effetti dirompenti sul piano sociale ed occupazionale, l’investimento di 250 milioni per realizzare detta centrale fa di Taranto, che ha già perso 13 mila posti di lavoro, una realtà territoriale in controtendenza, se anche ci si riferisce agli investimenti privati del progetto Tempa Rossa dell’Eni (350 milioni) e del rifacimento della Cementir (150 milioni).

In altre aree del Paese, Marghera-Venezia ad esempio, Eni pensa di chiudere propri impianti produttivi ritenendoli non più competitivi: uno scenario che nel medio-lungo periodo sarebbe letale per Taranto, qualora questo territorio, in tutte le sue componenti istituzionali, politiche e sociali, non tenesse conto di scelte industriali che oltretutto, come ampiamente dimostrato nel caso della nuova centrale a turbogas, abbatterà gli inquinanti, in particolare anidride solforosa e azoto, preserverà di più e meglio la salute e la sicurezza dei dipendenti, ne salvaguarderà l’occupazione e ne creerà di nuova, rilancerà l’efficienza dello stabilimento ionico.

Quanto alle emissioni di CO2 dovrebbe esser chiaro a tutti quanto sarebbe improprio inquadrarne gli effetti ambientali se ristretti esclusivamente al territorio ionico, dal momento le stesse sono governate con le compensazioni di carattere nazionale e, addirittura, globale.

Cgil, Cisl e Uil, pertanto, nel plaudire e sostenere il pragmatismo delle dichiarazioni del Sindaco Stefàno, rese nel corso dell’assemblea di martedì scorso presso lo stabilimento Eni, invitano tutte le forze politiche del territorio a rifuggire da posizioni massimaliste.

Parlare, infatti, di aumento dei pesi ambientali e di ampliamento della presenza di industrie inquinanti nel nostro territorio, con riferimento alla realizzazione della nuova centrale a turbogas di Enipower, vuol dire fare disinformazione e mistificare la realtà ma ciò si configurerebbe come un gioco perverso che nessuno può permettersi di fare sulla pelle dei tarantini e di tutti cittadini ionici.

CGIL CISL UIL – TARANTO

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *