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Cgil Cisl Uil dicono no alla disparità di trattamento tra i lavoratori Eni e quelli dell’indotto in Val d’Agri

eniLe segreterie regionali e della provincia di Potenza di Cgil Cisl e Uil e delle corrispondenti federazioni di categoria dei settori metalmeccanico, chimico, edilizia e servizi, in una nota inviata ai sottoscrittori del contratto di sito Eni-Val d’Agri, chiedono l’apertura immediata di un tavolo di confronto “al fine di superare le disuguaglianze esistenti nei trattamenti salariali tra i dipendenti Eni e quelli delle aziende dell’indotto e riprendere la trattativa sugli investimenti in materia di ambiente e salute dei lavoratori”.

Per i sindacati “la prestazione lavorativa dei lavoratori dell’indotto Eni di Viggiano si svolge nella stessa filiera produttiva dei lavoratori dell’Eni e che, ad oggi, continuano a riscontrarsi rilevanti differenze di trattamento che vedono i lavoratori delle aziende dell’indotto subire condizioni diverse e peggiorative rispetto ai lavoratori alle dipendenze dirette dell’Eni. In particolare – spiegano Cgil Cisl Uil – ai lavoratori dell’indotto non viene riconosciuto il premio di produzione legato ai risultati che essi contribuiscono a realizzare, nonché l’indennità per disagiata sede, i buoni pasto e la reperibilità”.

“Inoltre – continua la nota dei sindacati confederali lucani – si registra un ampio e diffuso utilizzo, sempre nell’indotto, di rapporti di lavoro a tempo determinato e risultano non omogenee le modalità di protezione e prevenzione della salute. Per queste ragioni è necessario prevedere un intervento perequativo per ristabilire il principio di uguaglianza tra tutti i lavoratori Eni e indotto Eni impegnati nella stesso sito produttivo e nel medesimo territorio e che concorrono in maniera determinante e sinergica al raggiungimento del risultato finale”.

Cgil Cisl Uil, con le proprie federazioni dei meccanici, chimici, edili e servizi chiedono che “a tutti i lavoratori dell’indotto Eni in Val d’Agri siano garantiti: la stabilizzazione dei contratti di lavoro a tempo determinato; l’omogenizzazione degli strumenti di protezione e prevenzione della salute con i lavoratori dell’Eni; l’equiparazione delle condizioni salariali con i dipendenti Eni di Viggiano attraverso la comparazione dei trattamenti economici aggiuntivi”.

 

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