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Ciclone Emiliano sul Pd e Monti

Michele Emiliano passa al contrattacco e, dai microfoni del programma di Radio 2 ‘Un giorno da pecora’, ne ha per tutti. Primo obiettivo del sindaco di Bari è Mario Monti: “Monti è a metà tra il lombardo e l’accademico, insomma una miscela esplosiva”. Emiliano ha rincarato la dose nei confronti del Premier, dopo le sue dichiarazioni sul posto fisso: “A 25 anni ebbi un incarico presso la Procura di Agrigento, in tempi in cui le partite con la mafia erano già perse. Quello era un vero posto fisso, ma era tutt’altro che noioso”. Parole molto dirette (specie le ultime) che faranno certamente discutere su un tema attuale come la mancanza di posti di lavoro, con i giovani costretti sempre più a penare per trovare un occupazione. Alla domanda ‘come giudica le parole del Premier?’, Emiliano ha risposto: “Penso che abbia preso una scivolata, gli è scappata. Posti fissi come i pompieri o carabinieri non ti consentono di annoiarti e ti fanno anche rischiare la vita, ogni giorno. Molto più di un professore”.

Poi, il sindaco barese ha attaccato il suo omologo fiorentino, Matteo Renzi: “E’ andato in bancarotta totale, in default politico. Con lui ero partito di slancio, avevo pensato che gli piacesse giocare di squadra, invece poi ho capito che il giochino era questo: noi andavamo alle sue convention, e lui, poi, giocava da solo. Era sin troppo chiaro che l’operazione non potesse durare molto, infatti è finita malissimo”. Ultimo bersaglio, il senatore del Pd, Luigi Lusi. “Dal suo caso emerge che, forse, i rimborsi elettorali andrebbero almeno dimezzati, dato che qualcuno riesce comunque a mettersi da parte qualcosa, e i partiti vanno avanti lo stesso. Credo che Lusi debba essere espulso dal Pd senza discussioni”.

 

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