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Cifarelli (PD) su Autonomia Differenziata e Basilicata

Gli italiani saranno chiamati a breve a votare dopo meno di due anni per il rinnovo del Parlamento dopo la fine annunciata del governo giallo verde. Il tema dell’autonomia differenziata sarà soggetta ad una autentica “operazione verità” ed entrerà in tutti i dibattiti
e nelle arringhe dai palchi della penisola. La Lega di Salvini sarà impegnata a spiegare e ad illudere noi meridionali su quanti vantaggi e quanto bene farà anche al Mezzogiorno oltre che al Nord. In questi mesi dall ’insediamento della Giunta Bardi, per ben due volte i gruppi del centrosinistra hanno sollecitato il Consiglio regionale ad assumere una posizione chiara rispetto al tema, ma senza successo. La maggioranza di centrodestra si è rifiutata di discutere, rintanandosi dentro il classico rinvio per la necessità di “studiare ed approfondire”. Il presidente Bardi, seppure incalzato, in Consiglio regionale non ha proferito parola, mentre ha garantito qualche mezza promessa in qualche stringata dichiarazione pubblica.
L’idea che mi sono fatto dichiara Roberto Cifarelli, consigliere regionale PD è che nella migliore delle ipotesi la Lega Basilicata non ha compreso la reale portata del problema ed i pericoli che corre la Basilicata nel caso in cui l’autonomia differenziata dovesse realizzarsi così come vorrebbero Lombardia e Veneto; nella ipotesi peggiore dobbiamo dedurre che invece una consapevolezza esista, ma che i leghisti lucani siano assoggettati passivamente alle volontà della Lega del Nord e del suo vate Salvini.
Occorre riconoscere con onestà che in questa fase il Movimento 5 Stelle ha rappresentato un freno al progetto leghista; mentre le regioni del Sud non sono riuscite finora a
coordinarsi tra loro ed il Partito Democratico non ha una posizione univoca sulla materia.
In questi ultimi giorni il dibattito nazionale sul tema dell’autonomia regionale è particolarmente vivace. La bozza di regionalismo differenziato inizialmente presentata dai Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto ha dapprima suscitato attenzione e disponibilità da parte del Governo nazionale, successivamente, ad una lettura
più approfondita è seguito un atteggiamento più prudente determinato dalla consapevolezza che una maggiore autonomia di una o più Regioni potrebbe indebolire l’unità e la coesione del Paese.

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