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Coltivazioni dell’Alta Murgia rovinate dai cinghiali. Le aziende si rivolgono all’ente Parco

Coltivazioni rovinate, piantine di finocchio totalmente rase al suolo. E’ la denuncia presentata da circa 200 aziende ubicate all’esterno dell’area del parco dell’Alta Murgia, e che sono state danneggiate a causa del passaggio di alcuni cinghiali. Sembra, addirittura, che questi esemplari siano arrivati alle porte di Bari, con numerosi avvistamenti nella zona di Lama Balice.
Gli imprenditori, esausti, si sono rivolti all’ente Parco dell’Alta Murgia: da alcuni anni infatti l’ente ha avviato un piano di gestione dei cinghiali, dato che nell’area del parco ce ne sono non meno di 1800. L’ente ha dichiarato la sua disponibilità ad aiutare le aziende, ma il presidente del parco, Cesare Veronico, ha voluto mettere in chiaro alcuni aspetti: “L’obiettivo non è abbattere i cinghiali. La cattura comincia a ottobre, ed una volta catturati i cinghiali, possono essere effettivamente destinati alla macellazione. Ma solo dopo aver verificato le condizioni igienico-sanitario degli animali. I cinghiali, invece, possono essere anche solo allontanati, ad esempio usando recinzioni elettrificate, come sperimentato con successo da alcune aziende della zona di Corato e Andria”.

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