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Comune di Pisticci, le precisazioni del commissario cittadino UDC Pelazza

Come noto, in data 15 febbraio 2015, l’ UDC, a livello regionale e provinciale, ha disposto il commissariamento del partito a Pisticci.

Il commissariamento è sintomatico di una nuova fase politica che vede l’UDC, insieme a Popolari per l’Italia e NCD, nella direzione di Area Popolare; l’obiettivo è quello di dare impulso ad un  “polo dei moderati” anche a Pisticci.

Per fare questo, UDC deve essere una forza politica aggregante.

Nei fatti, invece, nel 2012 UDC richiede un primo azzeramento della Giunta, poi la contestazione della incompatibilità della Ruvo, poi la revoca dell’assessore Laviola, le successive dimissioni di Leone, la surroga in Consiglio del defenestrato Laviola, il contrasto col Sindaco e la maggioranza sulle questioni della Valbasento, il ridimensionamento del gruppo da 3 a 2 consiglieri, la chiusura delle sezioni locali del partito, la sottoscrizione degli accordi di maggioranza nell’estate del 2014, la nuova richiesta di verifica programmatica ed azzeramento della Giunta ad inizio 2015, la successiva dichiarazione di “rinuncia” alle “poltrone retribuite e non”, la sfiducia all’assessore Sassone  e la sua riconferma ad azzeramento di giunta e verifica programmatica non avvenute.

Elementi questi, che più che dimostrare una propensione alla aggregazione politica, manifestano palesemente una tendenza inversa, quasi autolesionistica.

Sembra, insomma, che più che condurre una azione politica concludente, incisiva e determinante, qualcuno, immaginando una “repubblica autonoma dell’UDC”, abbia voluto sparare una cannonata a salve.

Oggi col commissariamento, invece, si va proprio verso il recupero di una identità politica lontana dai personalismi che riesca a incidere sulle scelte e ristabilire quel necessario collegamento con la “vita di partito” che, troppo spesso, è stato offuscato da “decisioni non decise”.

Ci preme anche sottolineare che, sebbene la stampa ne abbia dato notizia già il 16 febbraio scorso e  l’intera maggioranza sia stata edotta sulle questioni UDC già prima della nomina di Sassone in giunta, abbiamo provveduto anche a trasmettere via mail alla segreteria di Forum Democratico, al Sindaco e tutti gli interessati, l’atto di nomina del commissario con espressa indicazione del nuovo capogruppo UDC in Consiglio Comunale (Pelazza).

In realtà, già dal 15 febbraio scorso,  il Gruppo Misto non ha più ragione di essere poichè coloro che lo componevano hanno aderito ad UDC per Area Popolare esercitandone anche la dirigenza locale.

Tale precisazione è dovuta al fine di fare definitivamente chiarezza rispetto a coloro che, oggi, sono legittimati a determinare la linea del partito al di fuori ed all’interno delle istituzioni pisticcesi; ciò anche in considerazione che, già il 17.02.2015, Ruvo e Fuina dichiaravano, a mezzo stampa, di prendere le distanze dalle decisioni del partito.

Ulteriore chiarezza è stata fatta, ieri, a seguito di una nota trasmessa al Sindaco dai vertici regionali del Partito, Agatino Mancusi e Franco Mollica, i quali hanno voluto fare alcune precisazioni, anche in riscontro ad una istrionica mail che Fuina ha provveduto a trasmettere al commissario UDC, al Sindaco ed all’intera maggioranza (il 9 marzo).

Nella mail il Presidente del Consiglio Comunale, disconoscendo i ruoli e le cariche di partito, accusava l’attuale dirigenza del partito di praticare politiche finalizzate ad estorcere poltrone.

Rimettiamo al mittente le accuse, poichè, se ancora non fosse chiaro, l’interesse del partito in questo momento non può essere il mantenimento di diritti acquisiti, ma l’innalzamento del paese ed il suo futuro.

Per questo ci sentiamo di tranquillizzare il Presidente del Consiglio sulla mancanza “dell’oggetto del contendere”:  ma certamente richiederemo delucidazioni in merito alla fondatezza delle sue affermazioni nell’assise consiliare.

Noi  siamo e resteremo uomini liberi, non pratichiamo politiche di esclusione, perchè crediamo in qualcosa che va oltre il mero potere per amor della potenza.

Certo è, che in ogni casa politica ci sono regole e vanno rispettate!

Siamo aperti a tutti e tutto, ma è anche vero, come confermato da vertici di partito nella nota trasmessa ieri al Sindaco, che l’UDC  non può  in nessun modo riconoscersi nelle attuali determinazioni dei colleghi Ruvo, Fuina e Sassone.

Certamente ringraziamo Fuina, come da lui testualmente sostenuto, del “preziosissimo tempo” che ha voluto dedicare al partito. D’altronde siamo convinti che il Presidente del Consiglio  vorrà meglio dedicare il suo tempo alla  organizzazione dei Consigli Comunali, ormai a cadenza quasi semestrale.

Est modus in rebus!

Nell’apprendere della composizione della nuova giunta comunale, invece,  rappresentiamo  al Sindaco, ad Antonio De Sensi, Alessandro Vena e Francesca Leone, a cui va la nostra personale stima,  i nostri migliori auguri, ma correttezza politica vuole che risulta necessario ribadire, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che Antonio Sassone, con tutto rispetto per l’uomo e per il professionista, non può essere in nessun modo considerato espressione di UDC per Area Popolare: la sua nomina, che a nostro modesto parere, getta anche un’ombra sulla corretta applicazione/interpretazione dell’art.78 del TUEL, non solo non ha mai trovato alcun coinvolgimento del partito, ma è stata effettuata il 19 febbraio scorso e dunque successivamente alla conclusione di una delicata fase di commissariamento, conclusasi invece già il 15 febbraio scorso. Una forzatura, insomma, poco gradita.

Pertanto, anche per questo, come ribadito ieri, anche dai vertici locali e regionali del partito,  l’UDC prende le dovute e necessarie distanze da questo “modus operandi” e dalle determinazioni poste in essere dai colleghi Fuina e Ruvo, nonchè da tutti coloro che, dai banchi della maggioranza, piuttosto che accettare critiche costruttive, hanno preferito blindarsi, isolandosi, in accordi che poco hanno a che fare con la cultura politica  del pluralismo e molto con la politica del “tirare a campare”.

Di comune accordo con gli organi territoriali del partito, a livello regionale e provinciale, comunichiamo pertanto che esprimeremo di volta in volta il nostro voto sulle proposte del Consiglio Comunale rivolte alla comunità.

Certamente il Consiglio troverà il nostro apporto ogni qualvolta la pubblica amministrazione intenderà agire nella direzione del bene del nostro paese.

 

UDC PER AREA POPOLARE

COMMISSARIO CITTADINO

Dott. VITO PELAZZA

IL CONSIGLIERE RENATO RAGO

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