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Consales e Rampino in prima linea per il ‘Grande Salento’

Nella riunione di lunedì 5 Mimmo Consales, sindaco di Brindisi, ha rilanciato l’idea del ‘Grande Salento’, una provincia unica che accorpa tutti i comuni che fanno capo a Brindisi, Taranto e Lecce. Da qui, poi, l’idea di convocare tutti i sindaci della provincia di Brindisi per decidere gli scenari futuri; all’incontro hanno partecipato tutti i sindaci, tranne quelli di Erchie, San Pietro Vernotico e Fasano. Tutti e 17 i comuni hanno rifiutato l’accorpamento con Taranto, chiedendo invece la provincia di ‘Lecce Taranto Brindisi, un’area ionico-salentina.

La proposta di Consales ha ricevuto il placet di Alfonso Rampino, consigliere provinciale PD, che ha assicurato l’impegno del suo partito per costituire la maxi Provincia: “Chiediamo un confronto di lungo respiro, rispetto ad un centrodestra provinciale che in questa vicenda sta dimostrando inerzia e scarsa capacità di progettare il futuro del proprio territorio. L’incontro di lunedì – spiega Rampino – ha ridato fiato al progetto del ‘Grande Salento’. Un documento di intenti sottoscritto all’unanimità, tranne i comuni di Fasano e Cisternino, ha espresso una volontà chiara: rientrare in un ambito più ampio e ambizioso, cioè la Provincia salentina”.

Per Rampino, il ‘Grande Salento’ sarebbe un’opportunità ghiotta, da non lasciarsi sfuggire. Si creerebbe, così, un territorio vasto, in grado di competere alla pari, sia per numero di abitanti che per estensione, con l’area metropolitana di Bari, potendo contare su una notevole dotazione infrastrutturale: 4 porti, 3 aeroporti, un polo tecnologico e di alta formazione, la Cittadella della Ricerca, l’Università del Salento e 3 poli museali.

Chi, invece, non vede risvolti positivi nella creazione del ‘Grande Salento’ è Ippazio Stèfano, sindaco di Taranto, per il quale “l’operazione di Consales è un vero voltafaccia”. Gianni Florido, presidente della Provincia di Taranto, si sente addirittura offeso: “Mi sembra un’azione di ricatto verso la nostra provincia, il territorio e il suo presidente. Consales segue la sua idea della mega-provincia, ma a me pare più una manovra politica che un’azione guidata da una logica di riorganizzazione. Come si può pensare di amministrare un territorio con un milione e 800mila abitanti? Una prospettiva improponibile sul piano tecnico-operativo, senza contare che l’accorpamento di tutti gli uffici creerebbe sicuramente degli esuberi. La pressione che si sta esercitando su Taranto è insopportabile, soprattutto perché abbiamo sempre trattato gli amici brindisini con il rispetto che meritano”.

 

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