BasilicataCronaca

Continua l’emergenza per la diga di Muro Lucano

“In relazione allo stato dell’arte progettuale ed amministrativo in cui versa il procedimento tecnico-amministrativo per la messa in sicurezza della Diga di Muro Lucano, si segnala che, nonostante le ripetute sollecitazioni, tutto tace”. Il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani, ritorna sulla questione della diga del suo comune, scrivendo una lettera inviata oggi al Capo Dipartimento Protezione Civile, Franco Gabrielli, al Prefetto di Potenza, Antonio Nunziante, al Presidente della Giunta regionale, al Ministero delle Infrastrutture, al Ministero dell’Economia, al Commissario Straordinario Delegato per la Diga di Muro Lucano e al RUP Nicola Duni.

“E’ sin troppo evidente la necessità di assicurare la trasparente, l’efficace ed efficiente avanzamento delle procedura per la risoluzione di un’emergenza pubblica quale è quella della Diga di Muro Lucano. – scrive Mariani – Dal mese di febbraio scorso, in vista della scadenza dello stato di emergenza, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, precisava che si ‘provvedeva ad avvicendare la figura del Commissario Delegato con una professionalità che potesse garantire nel migliore il rientro nell’ordinario’. Nel contempo l’amministrazione comunale ha richiesto in tempi celeri l’indizione di un tavolo tecnico in Regione realizzato solo nel mese di giugno. Successivamente il Commissario fu autorizzato ad avvalersi di soggetti attuatori, nominati d’intesa con le Regioni interessate. Ma, tutt’oggi, non sono iniziati gli interventi di messa in sicurezza della diga, riteniamo a causa della mancata individuazione del soggetto attuatore. Il Comune si è proposto come soggetto per l’acquisizione al proprio patrimonio della diga, formalizzando la richiesta al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il Comune con proprio bando ha richiesto la riattivazione e la successiva gestione del bacino artificiale per scopi idroelettrici, turistici e irrigui. Oggi, però, la Diga è totalmente abbandonata con una recinzione fatiscente. Con l’avvicendarsi delle piogge, in qualità di Responsabile della Protezione Civile in loco, segnalo che potrebbero verificarsi nuovamente il riempimento dell’invaso.”.

 

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