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Continua nel materano il problema amianto

Continua nel materano il dibattito sull’amianto. A vivacizzarlo, da una parte l’attività dell’Aiea Valbasento, l’associazione locale degli esposti all’ amianto, e dall’altra un movimento di cittadini pisticcesi, che si riconosce nella civica “Lista dei Cittadini”. A tre mesi dalla richiesta formale al dipartimento sanità della Regione Basilicata, lo scorso 8 luglio si è svolto un incontro tra l’associazione esposti e l’assessore alla sanità Martorano. Le richieste dell’Aiea sono state chiare: 1) attuazione della sorveglianza sanitaria per tutti i circa 5000 lavoratori ex-esposti, secondo la DGR n.1662/2009; 2) istituzione della mappatura regionale sulla presenza di amianto sul territorio. I dati ISTAT sull’incremento delle patologie tumorali in Basilicata non sono incoraggianti (+117%), con il rigetto da parte dell’Inail di molte domande presentate sia da ex-esposti che da parte dei familiari dei lavoratori deceduti.

Incalza il tema la Lista dei Cittadini, che, in una missiva, segnala la presenza di amianto sul capannone dell’ex-Chiesa di Marconia, ubicata nelle vicinanze della Scuola Elementare “San Giovanni Bosco”, con l’auspicio che l’intervento di rimozione possa realizzarsi prima dell’apertura del nuovo anno scolastico. Avvalendosi della legge 257/1992 era stata la Provincia di Matera, con la nota del 22 giugno scorso, ad invitare tutti i comuni dell’area alla mappatura dell’amianto per i territori di competenza.

Il comune di Pisticci il primo luglio ha emanato un avviso pubblico invitando i cittadini a segnalare la presenza di amianto su abitazioni civili ed edifici adibiti ad attività produttive, con scadenza 18 luglio. La cosa non è passata inosservata agli occhi dell’Aiea. “I provvedimenti adottati se dimostrano che qualcosa comincia a muoversi, evidenziano limiti e carenze gravi sul piano della completezza, dell’efficacia e dell’efficienza – si legge in un comunicato firmato da Aiea Vbs, Diritti di Cittadinanza, Sunia, Federconsumatori, Assocasa ed Apu – Il sindaco di Pisticci invita i cittadini a collaborare nell’ iniziativa messa in atto, anche in vista di possibili contributi economici che si potrebbero ottenere per la bonifica. I limiti sono, però, nei soli 18 giorni concessi, assolutamente insufficienti per una seria campagna di sensibilizzazione e rilevazione dati.”

Le associazioni evidenziano che è necessario effettuare un censimento capillare per ogni centro abitato al fine di rendere possibile agli uffici regionali di stendere una mappatura per programmare un piano di bonifica e smaltimento organico dell’amianto, auspicando, quindi, tempi più ragionevoli.

Angelo D’Onofrio

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