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Corato tra i comuni Ricicloni di Puglia

Corato è Comune Riciclone 2018. E’ quanto emerge dal rapporto annuale – realizzato da Legambiente Puglia in collaborazione con l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e di Anci Puglia – che fotografa e premia le performance dei Comuni in tema di gestione sostenibile dei rifiuti. Le classifiche, riferite al 2017 e ai primi nove mesi del 2018, sono state elaborate incrociando i dati raccolti tramite questionario inviato alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, pubblicati sul suo Portale Ambientale.
Secondo i numeri forniti da Legambiente, nel 2017 Corato – che si è piazzata al quinto posto in graduatoria – ha raggiunto il 77.1% di raccolta differenziata, migliorando il dato di 65.7% ottenuto nel 2016. Nella zona hanno ottenuto lo stesso riconoscimento anche Ruvo (75.1%), Terlizzi (74.2%), Palo (73%), Giovinazzo (69.9%), Molfetta (68.7%) e Barletta (68.1%) e Andria (65%).
“In questa edizione – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – aumentano i Comuni virtuosi e grazie al loro lavoro meritorio, che oggi premiamo, la media percentuale regionale di raccolta differenziata è cresciuta di ben dieci punti percentuali rispetto allo scorso anno e di conseguenza si è ridotta la quantità di rifiuti urbani smaltita in discarica. Tuttavia, gli sforzi dei comuni ricicloni rischiano di vanificarsi di fronte alla carenza impiantistica e all’assenza della filiera del riciclo, importante per valorizzare le frazioni differenziate. Nulla di nuovo si è concretizzato in merito alle priorità di realizzazione dell’impiantistica necessaria al trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Da anni sosteniamo l’urgenza di chiudere e rendere sostenibile un ciclo dei rifiuti, ostaggio di un’eterna emergenza sempre dietro l’angolo. Per rendere virtuosa e circolare l’economia in Puglia serve ridurre la produzione dei rifiuti, interrompere l’uso delle discariche, realizzare la rete degli impianti di selezione, trattamento e riciclo, e responsabilizzare i cittadini attraverso una capillare informazione”.

 

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