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Covid e solidarietà: strumenti salva-vita, fondi e mascherine in 43 diverse donazioni a sostegno della ASL Bari

Il valore immenso della solidarietà al tempo del Covid 19: l’abbraccio impagabile delle persone e quasi mezzo milione di euro in strumentazioni salva-vita e dispositivi anti-contagio. Bari e gli operatori sanitari nei lunghi mesi dell’emergenza sanitaria non sono mai stati soli. In tanti, singoli cittadini, associazioni di volontariato, aziende e istituzioni hanno fatto sentire la loro vicinanza a chi ogni giorno era impegnato nel contrastare la pandemia che ha investito l’attività sanitaria ma anche la vita delle comunità. Solidarietà concreta, fatta di piccoli e grandi gesti, di erogazioni liberali per 146.750 euro e 43 diverse donazioni di apparecchiature medicali, ventilatori polmonari, monitor, caschi e migliaia di mascherine per un valore stimato di circa 345mila  euro, per complessivi 492mila euro. Tra le donazioni arrivate, spiccano 31.222 mascherine di tipo chirurgico, FFP2 e FFP3, 13 ventilatori polmonari (di cui 4 portatili), 2 videolaringoscopi, 3 emogasanalizzatori, 7 sistemi di umidificazione ad alto flusso per terapia intensiva e sub-intensiva, 2 elettrocardiografi, 4 monitor multiparametrici, 1 sonda ecografo wireless. E persino un’ambulanza “full optional” per i trasporti in sicurezza, regalata all’Ospedale di Monopoli da una generosa impresa locale.

«Ora che contagi e decessi sono praticamente azzerati – dice il Direttore Generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – possiamo guardare con maggiore serenità e consapevolezza al periodo complesso appena trascorso. E’ questo il momento di ringraziare ancora una volta i nostri operatori sanitari per il grande lavoro svolto e tutti coloro i quali, in qualsiasi modo, ci hanno dimostrato apprezzamento, solidarietà e vicinanza. A loro va la riconoscenza della nostra azienda, perché ci hanno aiutato a svolgere meglio il nostro compito con tante testimonianze e sostegni tangibili, concretizzati nella donazione di apparecchiature e dispositivi medici o in liberalità che ci hanno permesso di acquistare strumentazioni utilissime. Ma ciò che più conta – aggiunge Sanguedolce – accanto all’entità delle donazioni è anche altro: è il valore immateriale, ma che abbiamo avvertito distintamente, di una comunità solidale capace di stringersi attorno agli operatori sanitari e alla sanità pubblica in un momento così difficile».

Tra le tante liberalità, ad esempio, i 100mila euro stanziati da un gruppo bancario, serviti per dotare l’Ospedale di Altamura di un sistema per intubazione completo, un portatile radiologico digitale e due sistemi di umidificazione ad alti flussi il cui utilizzo è stato fondamentale nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria. I 30.750 euro donati da Federfarma, invece, saranno usati per acquistare apparecchiature POCT per l’esecuzione di test sierologici in grado di rilevare la presenza di anticorpi del virus Sars-Cov2. E ancora: grazie ai 15mila euro dell’Ordine Costantiniano Charity Onlus si sta progettando un Centro di Intelligence per la sorveglianza epidemiologica del Covid-19. Importante è stato il contributo di una grande azienda di Corato che, con una donazione del valore di circa 32mila euro, ha deciso di rifornire gli ospedali di Corato e Molfetta di preziosi emogasanalizzatori, caschi e maschere destinati alla terapia intensiva cardiologica, mentre un’altra azienda ha garantito in un’unica soluzione la fornitura di 10mila mascherine FFP3 all’Ospedale della Murgia.

Diversi sistemi di ventilazione polmonare fissi e portatili, impiegati nella terapie intensive e sub-intensive, sono stati donati in questi mesi agli ospedali di Molfetta, Corato, Putignano, Carbonara e San Paolo Bari. Gli ultimi tre consegnati sono frutto della donazione della Croce Rossa Puglia: un ventilatore fisso completo di kit accessori e due ventilatori portatili, destinati il primo all’Ospedale di Putignano, i secondi ai presidi di Corato e Molfetta. Utilissimi anche i 3 monitor multiparametrici regalati da un istituto di credito all’Ospedale di Putignano o quello destinato alla Rianimazione del presidio di Altamura. Così come migliaia di dispositivi di protezione individuale, principalmente mascherine e tute, sono stati consegnati a tutte le strutture ospedaliere della ASL Bari.

Contributi arrivati da grandi, medie e piccole aziende, ma anche attraverso raccolte fondi (comprese quelle online) organizzate da semplici cittadini o associazioni di volontariato, Lions e Rotary Club, Confraternite, circoli didattici. L’Associazione M.I.Cro, impegnata al fianco dei pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, ha offerto il proprio contributo con l’acquisto di tre modernissimi termoscanner a raggi infrarossi, ora posizionati ai varchi unici d’ingresso degli ospedali “San Paolo”, “Di Venere” e “Perinei”. Infine, un gruppo di giovani di Gravina ha pensato bene di trasformare la propria passione per il Fantacalcio in un momento di solidarietà collettiva attraverso il FantaSoS: è nata così la raccolta fondi per l’acquisto di 125 tute monouso donate agli operatori sanitari dell’Ospedale della Murgia. Un bel gesto, anche questo, nel “mare di solidarietà” che ha circondato la ASL Bari.

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