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Cresce il numero dei comuni pugliesi che riutilizza i reflui da depurazione

Una nota dell’assessore alle Risorse idriche, Giovanni Giannini.

“Oggi è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa che stabilisce regole e modalità di erogazione e riutilizzo non solo per fini irrigui (cosa che già avviene), ma anche civili e industriali delle acque reflue affinate e recuperate dal depuratore a servizio dell’agglomerato di Corsano. Firmatari la Regione Puglia, l’AQP (gestore dell’impianto di recupero), il Comune di Corsano (gestore della rete di distribuzione), i Comuni di Alessano e Tiggiano (facenti parte dell’agglomerato), la Provincia di Lecce e l’Autorità Idrica Pugliese.

L’impianto di affinamento, realizzato dal Comune di Corsano, è stato avviato all’esercizio nel 2010 ed è gestito da AQP nell’ambito del Servizio Idrico Integrato. E’ stato dimensionato e verificato per trattare 2.495 m3 al giorno, potenzialmente è in grado di mettere a disposizione dell’impianto di affinamento circa 370.000 m3 nel periodo della stagione irrigua giugno-ottobre. A seguito del Protocollo oggi sottoscritto i reflui affinati potranno essere destinati ad uso irriguo tutto l’anno, con la positiva conseguenza di eliminare completamente, tranne in casi eccezionali, lo scarico nel Canale Torre Ricco e quindi a mare. I reflui saranno distribuiti gratuitamente dai Comuni di Corsano, Tiggiano e Alessano, che si assumeranno gli oneri relativi alla manutenzione e distribuzione della rete.

Il Comune di Corsano gestirà l’impianto di distribuzione per conto di un soggetto terzo. La rete irrigua comunale attualmente distribuisce la risorsa idrica affinata nei suoli agricoli prospicienti l’impianto stesso, in un’area complessiva di oltre 160 ha. Nel comprensorio irriguo sono presenti 162 utenze. Con un finanziamento già stanziato dalla Regione pari a € 1.950.000,00, il Comune ha potuto progettare l’estensione per ulteriori 9,7 km della rete di distribuzione irrigua delle acque reflue affinate, al fine di servire le aree verdi della zona industriale, gli impianti sportivi, il verde pubblico (campo di calcio, spazi verdi, aiuole, piccole associazioni boschive, alberature di confine, cespugli, ecc.), il lavaggio delle strade.

Questa è la prima occasione in cui i reflui affinati vengono utilizzati non solo in agricoltura, ma anche per fini civili e industriali.

Il riutilizzo delle acque reflue è considerato fra i principali metodi per realizzare una gestione razionale e sostenibile delle risorse idriche disponibili e la Regione Puglia è impegnata da tempo nel promuovere iniziative e progetti finalizzati a incentivare il riuso in agricoltura delle acque reflue provenienti dai depuratori civili gestiti dall’AQP.

La Puglia si conferma all’avanguardia nell’adozione di pratiche dell’economia circolare, in coerenza con l’iniziativa dell’Unione Europea tesa a definire uno specifico Regolamento per il riutilizzo dei reflui.”

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