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CSAIL, la lezione siciliana per ‘ominicchi’ e ‘quaquaraquà’

“Il vento della Sicilia dovrebbe spaventare anche i nostri politici perché, da una parte, l’astensionismo per la prima volta oltre il 50% e, dall’altra, il successo di consensi al Movimento 5 Stelle di Grillo, al di là di fattori ambientali cioè legati alla situazione specifica siciliana, sono sentimenti molto diffusi tra tutti gli italiani”. E’ il commento del presidente del Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro.

“Leonardo Sciascia – aggiunge – ci ha insegnato che l’umanità si divide in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Non so se gli uomini, o meglio i mezz’uomini della nostra terra lucana, abbiano capito la lezione e siano disponibili a mettersi da parte. Quanto alle altre categorie – dice Massaro – c’è già abbondanza per temere che una loro diminuzione possa, finalmente, influire sul destino della politica e delle istituzioni. Registro piuttosto che in Sicilia è andata in onda l’anticipazione di un film che vedremo presto sui nostri schermi elettorali nella primavera prossima. Non credo che i soliti trucchetti e le magie dell’ultima ora possano salvare qualcuno dei subdoli esponenti di Governo regionale anche perché questa volta ottenere l’1,5-2% non li salverà. E un’analogia con la terra siciliana mi porta a ritenere che finalmente il “vergognoso castello” del clientelismo sta crollando o meglio se è crollata nell’isola roccaforte di clientele è destinato a crollare anche da noi”. La lezione sarà la salvezza dell’Indignato Popolo Lucano.

 

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