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De Canio lascia Lecce, ma c’è troppo clamore

Il Lecce cerca di voltare pagina. Dal prossimo 30 giugno Luigi De Canio, l’allenatore della promozione in A dello scorso anno e della salvezza conquistata domenica nel derby, non sarà più l’allenatore dei salentini. Il presidente Pierandrea Semeraro ha spiegato le ragioni del divorzio con il tecnico materano:”E’ eccessivo il clamore che è scaturito dopo la decisione di De Canio. Sono cose normali nel mondo del calcio, anche se rimane un pizzico di amarezza perché c’erano tutte le condizioni per proseguire il nostro ‘matrimonio’ con De Canio. Lunedì ci saremmo dovuti incontrare con il tecnico per stabilire i programmi della stagione. Invece questa sua decisione ha sorpreso me e il patron del club, mio padre. Mi ha detto di avere la sensazione di non poter realizzare il nostro progetto, e quindi di lasciare il Lecce. Non abbiamo discusso di un progetto; capisco la sua scelta e mi auguro che possa trovare una piazza degna delle sue ottime qualità”. Il massimo dirigente leccese ha parlato poi del futuro:”Lunedì, a bocce ferme, inizieremo a delineare le strategie di mercato. Il progetto Lecce continua nel nome dell’autofinanziamento. Le strade sono due: ingaggiare un allenatore che abbia lo stesso profilo di De Canio, oppure scegliere un direttore sportivo e un allenatore emergente (si fanno i nomi di Torrente, fresco di promozione in B con il Gubbio, Sannino o Attori)”. Per quanto concerne il mercato, Di Michele potrebbe rimanere ancora a Lecce per un anno; Fabiano potrebbe rinnovare, mentre con la Roma è fissato un incontro per il riscatto della compartecipazione di Bertolacci.

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