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Discarica di Giovinazzo, interrogazione della consigliera Laricchia all’assessore Stea

“Nonostante la situazione della discarica di Giovinazzo, in località San Pietro Pago, sia sempre più grave, il sito continua a essere completamente abbandonato a sè stesso. Sono continui e consistenti i fenomeni di lagunaggio di percolato nella discarica e nelle campagne adiacenti, dove si sono verificati disseccamenti delle piante di ulivo. Perché non sono ancora stati avviati gli interventi di messa in sicurezza?”. È quanto chiede la consigliera regionale del M5S, Antonella Laricchia, in un’interrogazione rivolta all’assessore regionale all’Ambiente Stea.
“Malgrado lo stanziamento di somme ingenti dalla Regione Puglia, siamo ancora in un nulla di fatto e concluso. Anzi, come rilevato dagli esposti presentati, i lavori di sistemazione del muretto di contenimento, avviati ad aprile e non ancora conclusi, potrebbero ulteriormente amplificare i fenomeni già segnalati di tracimazione del percolato di discarica verso le campagne, nonostante i nuovi interventi di aspirazione del percolato appaltati dal Comune. Per questo chiediamo che sia garantita la costante e regolare aspirazione del percolato, che siano condotte ulteriori analisi dei suoli e della falda delle campagne adiacenti alla discarica, rendendo trasparenti e pubblici i relativi risultati e che venga predisposto un cronoprogramma che descriva chiaramente gli interventi da attuare per mettere in sicurezza la discarica”, ha detto la consigliera pentastellata.
La vicenda della discarica di Giovinazzo risale al 2016, quando la Procura della Repubblica di Bari aveva segnalato una grave situazione di rischio sanitario e ambientale, con pericolo di incendio e/o deflagrazione presso la discarica, disponendone il sequestro. Nonostante i primi interventi avviati dal Comune, l’anno scorso con una delibera di Giunta, l’amministrazione cittadina, vista la gravità della situazione ambientale e sanitaria della discarica e la complessità della materia, ha deliberato di demandare alla Regione sia il completamento degli interventi emergenziali sia l’eventuale procedimento di bonifica.

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